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Presto farmaci a prova di celiaco

 

Un ddl approvato dalla Commissione Affari Sociali della Camera obbliga i produttori di farmaci a segnalare sull’etichetta la presenza di una proteina del glutine.
È paradossale che in Europa esista un rigido regolamento in merito all’etichettatura degli alimenti senza glutine o con bassissimo contenuto di glutine, mentre nulla di simile esista per i farmaci, anche se minime tracce di glutine possono essere presenti in alcuni medicinali, nei loro eccipienti, nella composizione degli involucri delle capsule, nel rivestimento delle compresse, negli sciroppi.
Eppure, anche i celiaci si ammalano. E anche essi assumono medicinali.
Presto la situazione in Italia potrebbe cambiare. La Commissione Affari Sociali della Camera ha infatti approvato all’unanimità un disegno di legge che obbliga le aziende produttrici di farmaci ad apporre un’etichetta si farmaci contenenti gliadina, una proteina componente del glutine.
Come già avviene per gli altri prodotti, se la norma entrerà in vigore, le aziende dovranno apporre il simbolo convenzionale raffigurante una spiga di grano sulle confezioni dei farmaci contenenti gliadina, mentre un simbolo barrato per quelle con contenuto minimo di glutine. Inoltre, all’interno del foglietto illustrativo dovranno indicare l’eventuale presenza di lattosio.
«Accogliamo con soddisfazione l’approvazione», ha commentato Antonio Palagiano, responsabile Sanità dell’Italia dei Valori e il primo firmatario del disegno di legge, che ha precisato che «per il testo approvato oggi è stata richiesta approvazione per via legislativa, che non prevede passaggio in aula, e diventerà quindi, a breve, legge a tutti gli effetti».
Secondo la Relazione annuale al Parlamento sulla celiachia per il 2010, nel nostro Paese l’incidenza della malattia, sia nei bambini sia negli adulti, è stimata intorno all’1 per cento. Ne deriva che il numero potenziale dei celiaci si attesta intorno a 600 mila persone, contro i circa 122.000 casi effettivamente diagnosticati e censiti.
.Redazione
Tratto da: healthdesk, 28 novembre 2012