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Non solo malattie cardiache e autoimmuni. Le gengive infiammate favoriscono anche la depressione

Un’ampia indagine epidemiologica nel Regno Unito ha messo in luce una forte associazione tra le malattie gengivali e le malattie cardiache, metaboliche, autoimmuni e i disturbi mentali, come la depressione. Necessario aumentare il dialogo tra dentisti e medici per individuare le persone a rischio.

Dalla salute delle gengive potrebbe dipendere la salute del corpo tanto quanto quella della mente. Lo suggerisce uno studio dell’Università di Birmingham che ha trovato un’associazione tra gengiviti e paradontiti e malattie cardiache, metaboliche, autoimmuni e psichiatriche. I ricercatori hanno raccolto i dati di 64mila pazienti dall’età media di 44 anni con una diagnosi di malattia gengivale registrata negli archivi del medico di famiglia. Più precisamente 60mila persone  avevano avuto delle gengiviti e 3.300 delle parodontiti, un’infiammazione più grave della gengivite che può causare la perdita dei denti.  I dati sanitari del campione sono stati confrontati con quelli di 251mila persone che non avevano avuto infiammazioni alle gengive.

I ricercatori hanno calcolato quanti casi di malattie cardiovascolari (tra cui insufficienza cardiaca, ictus, demenza vascolare), di disturbi cardiometabolici ( come ipertensione, diabete di tipo 2), di malattie autoimmuni (artrite, diabete di tipo 1, psoriasi) e di disturbi mentali (depressione, ansia e gravi malattie mentali) si fossero verificati in un periodo di tre anni nei due gruppi di persone, quello con malattia gengivale accertata e quello senza.

Ebbene, dai risultati pubblicati sul Bmj Open, è emerso che i pazienti che avevano sofferto di infiammazioni alle gengive avevano una maggiori probabilità di sviluppare una delle malattie prese in esame rispetto a chi non aveva avuto disturbi gengivali.

Secondo le stime dei ricercatori, la parodontite aumenta del 37 per cento il rischio di malattia mentale, del 33 per cento quello di malattie autoimmuni, del 18 per cento quello di disturbi cardiovascolari e del 7 per cento di disturbi metabolici a eccezione del diabete per il quale invece l’aumento del rischio è più alto, pari al 26 per cento. 

«Fino ad ora, non si sapeva molto sull'associazione tra cattiva salute orale e molte malattie croniche, in particolare la malattia mentale. Pertanto, abbiamo condotto uno dei più grandi studi epidemiologici del suo genere realizzati fino ad oggi, utilizzando i dati dei medici di base primarie del Regno Unito per esplorare l'associazione tra la malattia parodontale e le diverse condizioni croniche. Abbiamo trovato prove che la malattia parodontale sembra essere associata ad un aumentato rischio di sviluppare queste malattie croniche associate. Poiché le malattie parodontali sono molto comuni, un aumento del rischio di altre malattie croniche può rappresentare un notevole onere per la salute pubblica», ha commentato Joht Singh Chandan, dell’ Institute of Applied Health Research dell’Università di Birmingham, coautore principale dello studio.

Alla luce di questi dati, i pazienti con malattie gengivali dovrebbero essere tenuti sotto controllo e sottoposti a una valutazione dei fattori di rischio per altre malattie in modo tale da prevenirne lo sviluppo, suggeriscono i ricercatori.

«È necessario incrementare gli approcci preventivi, compresi quelli rivolti a prevenire e rilevare l'infiammazione gengivale e le sue conseguenze migliorando la comunicazione tra team medico e dentistico, per ridurre il rischio di malattie. Un'importante implicazione dei nostri risultati è la necessità di una comunicazione efficace tra dentisti e altri operatori sanitari per garantire che i pazienti ottengano un piano di trattamento efficace mirato alla salute orale ed extraorale per migliorare la salute attuale e ridurre il rischio di malattie future», scrivono i ricercatori nelle conclusioni.

Tratto da: Healthdesk, 18 gennaio 2022