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Cuore, per farlo star bene bisogna anche dormire

Sulla rivista Circulation un nuovo sistema di valutazione con otto parametri per conoscere i rischi di infarto e ictus (e non solo). Tra buone abitudini (sonno compreso) ed esami di laboratorio.

Dimmi come dormi, cosa mangi, quanto ti muovi, se hai la pancia o se fumi, come vanno pressione, colesterolo ed eventuale diabete. Con queste semplici domande e con la valutazione del medico di valori di pressione e colesterolo non Hdl si può avere una stima del rischio futuro di infarti ed ictus, fin da bambini.

Il metodo di automonitoraggio

A proporre questa soluzione è il metodo Life's Essential 8™, realizzato da studiosi dell'American Heart Association coordinati dal presidente dell'associazione scientifica Donald M. Lloyd-Jones, presentato su Circulation. Il metodo, che aggiunge anche la durata del riposo nelle 24 ore per definire il profilo di rischio generale, può rappresentare un utile sistema di automonitoraggio da tenere in considerazione e da valutare regolarmente con il medico, anche alla luce della diffusione di condizioni come l'obesità, il diabete (in grande maggioranza di tipo 2), l'ipertensione e l'ipercolesterolemia.

L'aggiunta di un buon riposo

L'aggiornamento attuale passa da otto parametri da tenere sotto controllo rispetto ai sette del sistema precedente, proprio per l'aggiunta del valore predittivo di un valido riposo notturno nel tempo. L'analisi è partita dalla rilettura critica della letteratura scientifica sulla prevenzione cardiovascolare, con la messa a punto di un sistema di punteggi che consente di definire il benessere cardiovascolare e di conseguenza i rischi futuri, dando anche indirizzi su misura per ridurre i pericoli.

Otto parametri e un punteggio da 1 a 100

Ogni componente di Life's Essential 8™, valutato da uno strumento su misura, prevede un punteggio da 0 a 100 per ognuno degli otto parametri considerati. Se la media è sotto i 50 si può parlare di salute cardiovascolare scarsa, mentre se si superano gli 80 si è in presenza di una situazione ottimale. I parametri clinici e di laboratorio, come pressione arteriosa, colesterolo, glicemia e Indice di Massa Corporea andrebbero valutati, se ovviamente non ci sono problemi, almeno ogni cinque anni per rivedere lo "score" ottenuto.

Attenzione a tavola e non solo

Come si può facilmente comprendere, il primo degli otto parametri da tenere presente è l'alimentazione. In termini di popolazione generale, la valutazione parte dal punteggio ottenuto con la dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension). A fronte di porzioni ripetute di vegetali, legumi, cereali integrali, noci e frutti a guscio, latticini poveri di sodio ed ovviamente elevate quantità di frutta e verdura, punta a limitare l'apporto di sodio, di carni lavorate e bibite zuccherate.

Per il singolo, l'analisi di Circulation prevede invece 16 domande da parte del medico che vanno a valutare proprio le consuetudini a tavola, partendo da questo quadro generale.

Attività fisica anche per i bambini

Ovviamente, è importante anche l'attività fisica: per la misurazione si parte da una soglia di definita livello ottimale di 150 minuti o più di attività fisica moderata a settimana o 75 minuti a settimana di attività fisica ad intensità vigorosa per gli adulti. Per i bambini dai sei anni si prevedono almeno 420 minuti a settimana per bambini.

Non solo bionde: anche lo svapo

Capitolo fumo: oltre a considerare le classiche sigarette il sistema di valutazione è stato aggiornato con lo "svapo" della nicotina anche attraverso sigarette elettroniche, oltre a tenere in conto anche l'eventuale esposizione a fumo passivo.

Per quanto riguarda il riposo, visto che molti studi recentemente pubblicati segnalano come la scarsa quantità/qualità del sonno possano influire sul benessere di cuore ed arterie, se indicano come il livello ideale di tempo da dedicare al riposo nelle 24 ore è di 7-9 ore al giorno per gli adulti, per crescere nei bambini e negli adolescenti.

I parametri oggettivi

Il medico, oltre a raccogliere queste informazioni, deve poi integrarle con quanto emerge dagli esami a partire dall'Indice di Massa Corporea (Imc) che pure va considerato in base alle abitudini dei diversi Paesi. Le categorie con miglior salute cardiovascolare sono quelle con Imc compreso tra 18,5 e 24,9.

Per quanto riguarda il colesterolo, non si dovrebbe più far conto sul colesterolo totale ma solo su quello non Hdl (le Hdl definiscono il cosiddetto colesterolo "buono"). Sul fronte della glicemia, oltre alla classica misurazione della glicemia, secondo gli esperti americani appare fondamentale valutare sempre l'emoglobina glicata, che offre un parametro più affidabile delle variazioni del glucosio nel sangue nel tempo e quindi esprimere meglio il profilo di rischio.

Per tenere sotto controllo il "nemico" ipertensione l'obiettivo ideale sarebbe mantenersi entro i valori ottimali di 120 millimetri di mercurio per la massima e 80 per la minima, cominciando a considerare come significativi in chiave di attenzione i valori della cosiddetta preipertensione (130-139 millimetri di mercurio per la sistolica e 80-89 per la diastolica).

Tratto da: La Repubblica Salute, Federico Mereta,16 luglio 2022