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Edulcoranti: qual č il loro ruolo nella dieta dei diabetici?

Secondo uno studio condotto per un anno dall’università australiana di Melbourne (Centre for Eye Research Australia, Royal Victorian Eye and Ear Hospital) e da altri centri di ricerca a Singapore, consumare oltre quattro lattine, quindi circa 1,5 litri, di bibite analcoliche dietetiche alla settimana potrebbe far incorrere i pazienti diabetici a un rischio due volte maggiore nell’avere la retinopatia diabetica proliferante.

La ricerca pubblicata su Clinical and Experimental Ophthalmology ha esaminato 609 persone, la cui età media era di 64,6 anni, con diabete di tipo 2 (87,5%) e in maggioranza donne (65,5% circa).

230 soggetti del gruppo campione non risultavano affetti da retinopatia diabetica, mentre 36 persone (5,9%), 154 (25,3%) e 28 (4,6%) soffrivano rispettivamente di una forma lieve di retinopatia non proliferante, i restanti 146, invece, presentavano già la patologia in modo proliferante.

I consumi delle bevande sono stati valutati esclusivamente mediante questionari compilati dai partecipanti, mentre i prelievi di sangue per studiare l’andamento della glicemia e gli altri esami clinici sono stati effettuati presso i centri specializzati che hanno condotto lo studio.

Se da un lato un consumo continuativo ed elevato di analcolici non zuccherati si è rivelato associato in modo indipendente alla maggiore probabilità che i diabetici fossero colpiti da retinopatia diabetica proliferante, per un altro verso il consumo regolare di soft drinks non è risultato associato a retinopatia diabetica o a edema maculare diabetico.

È comunque bene ricordare che i pazienti diabetici devono prestare attenzione alla presenza di edulcoranti nella propria dieta poiché il rischio di essere colpiti da una retinopatia diabetica proliferante è indipendente dalla durata del diabete e da altri fattori di rischio tradizionalmente indicati per questa malattia.

Fonte: Clinical and Experimental Ophthalmology

Tratto da: IAPB, 29 novembre 2022