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Super statine contro i batteri

Non solo colesterolo. Le statine, la classe di farmaci più efficace e adoperata contro i grassi nel sangue, potrebbero nascondere un’altra proprietà: sarebbero in grado ridurre il rischio di infezioni batteriche come quelle che stanno sotto polmonite e sepsi. La novità arriva da uno studio dell’Università della California pubblicato su Cell Host & Microbe. Per la prima volta, i ricercatori americani hanno osservato come i fagociti, tipi di globuli bianchi che uccidono e spazzano via batteri e altri microrganismi esterni – comprese le cellule morte –, diventino più attivi se esposti alle statine. L’effetto antibiotico indiretto è stato descritto dal team di Victor Nizet della Facoltà di Farmacia della San Diego School of Medicine.
Ma come entrano in azione i globuli bianchi rinforzati dalle statine? Sorprendentemente, i fagociti non sembrano entrare in contatto diretto con i batteri, ma creerebbero delle trappole extra-cellulari composte da filamenti di Dna integrati da peptidi antimicrobici ed enzimi: insomma, delle “reti” biochimiche in grado di intrappolare e mettere fuori uso i batteri prima che si diffondano nell’organismo.
Il team di Nizet ha testato nei topi gli effetti contro lo Stafilococco aureus, agente patogeno sempre più resistente all’azione dei tradizionali antibiotici. L’efficacia dei fagociti stimolati dalle statine è stata più efficace.
Tratto da: ASCA, 22 novembre 2010