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Diabete, invaliditā e benefici di legge

Ecco un altro argomento che potrebbe interessare a molti.
Spesso ci lamentiamo della sanità italiana, molto spesso a ragione. C’è da dire, comunque, che il nostro SSN ha in serbo alcune agevolazioni per chi ha avuto la sfiga di diventare diabetico, alcune di queste utilissime in tempi come questi.

Si possono riassumere in 2 categorie:
- Inserimento agevolato nel lavoro (legge 68/99)
- Assistenza/permessi/assegni (legge 104/92)

Invalido a chi!?

Che piaccia oppure no un diabetico che voglia usufruire di questi vantaggi viene considerato dalla legge come un invalido. Personalmente odio questa definizione… chi è affetto da diabete, in linea generale, è perfettamente in grado di svolgere qualunque funzione/lavoro. C’è da dire però che le situazioni della vita sono tante, sia dal punto di vista medico (si pensi ad esempio alle complicanze), sia dal punto di vista sociale.

Di esempi se ne possono fare una marea…. Tipo un diabetico che lavora ad una catena di montaggio e che si  prende una pausa per una ipoglicemia, di certo non viene ben visto dal datore di lavoro.  Disinformazione e malizia ci mettono anche il loro, complicando notevolmente situazioni in teoria gestibili.  Un diabetico può essere percepito come “un fannullone” in quanto non presenta nessun segno apparente di minorazione fisica. Questa legge quindi è una conquista per la categoria e permette a chi effettivamente ne ha bisogno di ottenere delle agevolazioni. Oltretutto è facoltativa, chi non vuole può anche farne a meno (e far risparmiare soldi allo Stato).

I Vantaggi

In base alla legge 68/99, gli invalidi con una percentuale di invalidità > 45% (quindi almeno 46%) entrano a far parte delle categorie protette. Questo permette di usufruire di una “via privilegiata” per l’assunzione nel mondo del lavoro.

Tutte le imprese infatti, devono riservare un certo numero di dipendenti (in base alla dimensione dell’azienda) agli appartenenti alle categorie protette, che vengono “ricercati” attraverso liste apposite nell’ufficio del lavoro o durante i colloqui di selezione.  Un processo simile vale anche per i concorsi publici anche se molto più automatizzato (le liste vengono generate automaticamente in base ai criteri del concorso).

La legge 68/99 rappresenta un gran vantaggio per il diabetico, sia perchè i requisiti non sono altissimi (leggi dopo), sia perchè un’azienda ha tutto l’interesse di prendere una persona che sia il meno invalida possibile, in modo da non sprecare uno stipendio. Il diabetico, in mancanza di complicazioni, in pratica è equivalente ad una persona non diabetica. Può sembrare un discorso cinico nei confronti dei disabili più sfortunati, ma la realtà è anche questa…

La legge 104/92 e successivi decreti ministeriali invece sancisce la possibilità di ottenere assegni, permessi o altre agevolazioni per l’assistenza al diabetico.  L’entità di queste agevolazioni dipende dal grado di invalidità, tipicamente dopo il 74% si ottiene un assegno (calcolato in base al reddito) e benefici sui contributi per la pensione. Al 100% di invalidità viene assegnata una pensione. Alcuni benefici, tipo permessi sul lavoro o altro, sono accessibili anche ai parenti del disabile.

Pochi diabetici  usufruiscono della legge 104. Un tempo, il diabete veniva davvero visto come una invalidità ti e si arrivava addirittura ad ottenere un infermiere personale per le iniezioni .  Roba che oggi è fantascienza, e meno male direi pure! Il grado di invalidità che in genere si assegna al diabetico in base alle ultime disposizioni è molto più basso del 74%, a meno di gravi complicazioni o altre patologie esistenti (vedi tabella dopo). Tipicamente, della 104 ne usufruiscono i genitori di bambini diabetici per ottenere permessi per assistere i piccoli, anche se parecchio dipende dalla commissione medica che valuta il caso.

Per una lista completa delle agevolazioni date un’occhiata qua: http://www.handylex.org/disabili/permessi_legge_104.shtml

Ecco un altro link molto utile in cui sono riassunte tutte le agevolazioni: Vademecum invalidità civile

L’iter burocratico

 

Per l’inserimento nelle categorie protette, sia ai fini degli assegni (legge 104) sia ai fini dell’inserimento agevolato (legge 68), bisogna passare al vaglio di una commissione medica che valuta il grado di disabilità.

Pochi sanno che lo Stato considera le agevolazioni della legge 104 e 68 come due richieste diverse, quindi conviene farle entrambe, evitando così di rifare l’iter dopo. Facendo richiesta congiunta, passate una sola volta dalla commissione.

AGGIORNAMENTO 15/01/2010: ATTENZIONE! Dal 1° Gennaio 2010 la procedura per l’invalidità cambia

Su questi link trovate un pò di info, ma preparerò un post dedicato. In questo periodo c’è parecchia confusione, dovuta al fatto pochi medici si sono attrezzati ed i tempi per farlo sono lunghi. Già per ricevere il PIN ci vogliono giorni… ricordo che per presentare domanda potete anche rivolgervi ai Patronati.

Nuove modalità di presentazione della domanda:
http://www.inps.it/newportal/default.aspx?iMenu=2&NewsId=536
Lista medici che possono rilasciare certificazioni:
http://www.inps.it/newportal/default.aspx?sID=%3b0%3b4751%3b&lastMenu=5255&iMenu=1&iNodo=5255

In cosa consiste la nuova riforma:
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/invalidita_civile/
http://www.handylex.org/gun/decreto_anticrisi_invalidita_inps.shtml

Commissione medica e percentuali di invalidità

La decisione finale sulla percentuale di invalidità è della commissione medica, che ha come linee guida le disposizioni del Decreto ministeriale n.43 del 5/02/92 che indicano i valori come da tabella:

Codice Fascia min max Fisso
9309 Diabete mellito tipo 1° o 2° con complicanze micro-macroangiopatiche con manifestazioni cliniche di medio grado (Classe III) 41 50 -
9310 Diabete mellito insulino-dipendente con mediocre controllo metabolico e iperlipidemia o con crisi ipoglicemiche frequenti nonostante terapia (Classe III) 51 60 -
9311 Diabete mellito complicato da grave nefropatia e/o retinopatia proliferante, maculopatia, emorragie vitreali e/o arteriopatia ostruttiva (Classe IV) 91 100 -

… che sono molto vaghe e lasciano ampi spazi alla libertà di interpretazione.

Tipicamente, un diabetico tipo1 senza particolari complicanze viene considerato con un grado di disabilità del 50% o giù di lì. Ricordatevi di portare tutti i certificati che possono essere utili (esami del sangue, terapia fatti dal centro diabetologico) alla commissione a farsi un’idea più precisa. E ovviamente, attestati/certificati su eventuali altre patologie.

Può capitare, se vi “presentate” particolarmente bene (assenza di complicanze, buon compenso, etc..), che vi diano una percentuale di invaliditù < 46%.  Come sappiamo bene dalle commissioni per la patente, va parecchio a fortuna.