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Troppo sale in cucina: va ridotto di un terzo

 

Il consumo di sale va ridotto ad un massimo di 1.500 mg al giorno se si vuole mantenere un cuore sano, prevenire infarti e ictus, e allungare la durata della vita.
Le nuove linee-guida dell'«American heart association» (la società scientifica americana che si occupa di prevenzione e di cura delle malattie cardiologiche) sono drastiche rispetto alle abitudini degli americani e di gran parte del mondo occidentale, e suggeriscono di ridurre a un terzo il consumo medio giornaliero di sale della popolazione.
Secondo studi recenti - spiegano gli esperti - la diminuzione nel consumo di sale può aumentare l'aspettativa di ben 6-7 anni, diminuendo i rischi di ipertensione, un disturbo che colpisce addirittura il 90% degli americani. Pubblicate sulla rivista scientifica specializzata «Circulation», le nuove linee-guida sottolineano come il sodio in eccesso si trovi in particolare nei cibi già preparati e inscatolati e raccomanda l'assunzione quotidiana di alimenti che contengano potassio, una sostanza che neutralizza gli effetti negativi del sodio: il potassio si trova nelle patate, nello yogurt e nell'avocado.
Ciascuno di noi consuma mediamente in un giorno dai 10 ai 15 grammi di sale, mentre il nostro organismo avrebbe bisogno di soli tre grammi al giorno.
L'uso di erbe e spezie aromatiche aiuta a ridurre l'uso del sale nella preparazione dei cibi.
Tratto da: Giornale di Brescia, 18 gennaio 2010