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Ipertensione: il 33% degli italiani non sa cosa e'

 

Il 17 maggio si svolgerà la VII Giornata Mondiale
Roma - Tre persone su 10 (33%) non sanno concretamente cos'è l'ipertensione arteriosa. Il 67% non ha mai ricevuto informazioni sull'ipertensione arteriosa e l'82% non ha mai cercato o chiesto personalmente informazioni sul tema. È un quadro di elevata disinformazione quello che emerge dal sondaggio Doxa Pharma, commissionato dalla Siia (Società italiana Ipertensione Arteriosa), per capire la percezione e l'atteggiamento della popolazione italiana nei confronti dell'ipertensione e del rischio cardio-vascolare. In Italia gli ipertesi sono almeno 15 milioni con una ricaduta in termini di mortalità di circa 240.000 decessi pari al 40% di tutte le morti per cause cardiovascolari. Per sensibilizzare l'opinione pubblica sui rischi correlati all'ipertensione arteriosa, il 17 maggio si svolgerà la VII Giornata Mondiale contro l'Ipertensione Arteriosa. Verranno allestite circa 100 postazioni sparse in tutta Italia dove la Siia offrirà a tutti la misurazione gratuita della pressione arteriosa, grazie al contributo di personale specializzato che distribuirà materiale informativo e fornirà indicazioni utili per la conoscenza dei propri valori. Quest'anno il tema centrale della giornata, promossa in tutto il mondo dalla World Hypertension League, è "Conosci i valori della tua pressione e raggiungi l'obiettivo". Dal sondaggio Doxa emergono dati preoccupanti: il 15% degli intervistati non ha mai misurato la pressione arteriosa in vita sua. Di questi la percentuale più elevata è composta da giovani in età compresa tra i 18 e 34 anni, residenti al Centro e Sud Italia. Il 50% degli intervistati non conosce esattamente quali siano i valori normali della pressione arteriosa massima e minima e il 34%, per la maggior parte maschi residenti al centro Italia, li ignora completamente. Ciò significa che essi non solo hanno una scarsa informazione in materia, ma soprattutto non sono in grado di valutare i rischi potenzialmente generati dall'aumento dei valori pressori.
Infatti solo il 35% è a conoscenza del fatto che la pressione alta può generare l'infarto, il 30% sa che essa può generare l'ictus e solo l'8% che può provocare malattie cardiovascolari e problemi cardiocircolatori. Il 26% degli intervistati invece non conosce affatto le malattie gravi che possono insorgere a causa della pressione alta. Per quel che concerne la percezione di gravità di alcune tra le principali patologie è stato rilevato che l'ipertensione arteriosa è giudicata meno grave di altre patologie quali la depressione o il diabete e poco più grave solo dell'asma; esiste quindi una concreta sottovalutazione del rischio di incorrere in gravi malattie cardiovascolari (ictus cerebrale, infarto miocardico) e renali (insufficienza renale con necessità di ricorso alla dialisi).
"Nonostante esistano farmaci efficaci e sostanzialmente privi di effetti collaterali maggiori solo 1 iperteso su 4 ha valori pressori ben controllati" - dichiara il professor Alberto Morganti, presidente della Società italiana dell'Ipertensione Arteriosa (Siia ). La Siia aderisce alla VII Giornata Mondiale contro l'ipertensione arteriosa. Le 100 postazioni saranno allestite presso i numerosi Centri Ospedalieri e Universitari per l'Ipertensione Arteriosa, aperti per l'occasione, e presso le numerose farmacie, grazie alla collaborazione di Fofi (Federazione Ordini Farmacisti Italiani) e Federfarma (Federazione nazionale titolari farmacia italiani). In quelle sedi sarà anche possibile, senza necessità di prenotazione, consultare gli esperti e chiedere quale stile di vita adottare per prevenire e curare l'ipertensione e le patologie ad essa correlate. Inoltre, la Siia promuove una campagna di sensibilizzazione video attraverso l'utilizzo di uno spot sociale che verrà trasmesso nelle principali reti televisive, satellitari, nelle metro di Roma e Milano, nei punti di informazione degli aeroporti e delle autostrade.
Tratto da: AGI, 11 maggio 2011