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Danimarca, imposta sul cibo malsano

 

Per la prima volta nel modo vengono tassati burro, margarina e patate fritte.
Alimentazione sana imposta per legge, o meglio: imposta sul cibo malsano. Succede in Danimarca dove, per la prima volta nel mondo, verranno tassati tutti i prodotti alimentari contenenti grassi saturi. Nel mirino burro, margarina, merendine e biscotti, patatine e piatti precotti. Una nuova tassa che comporterà un aumento di 16 corone, pari a 2,15 euro, al chilo. Insomma, una bella stangata.
Alla base del provvedimento ci sarebbe la volontà di abituare i cittadini a tenere d’occhio i livelli di colesterolo ma per il momento la reazione dei Danesi è stata quella di una massiccia corsa nei supermercati per fare man bassa di cibo spazzatura. “Dubito che questo provvedimento possa avere un impatto positivo sulla salute dei cittadini” ha commentato un portavoce della Confederazione dell’industria danese che vede nell’iniziativa soltanto un modo per fare cassa.
Certo, le malattie connesse con il peso eccessivo e l’obesità sono in aumento verticale in Europa, soprattutto tra i più giovani. Secondo il ministero della Sanità, in Italia, sono obesi o sovrappeso il 35% dei bambini. Tradotto significa che circa un milione di bambini ha problemi di peso, con tutto il corollario di rischi connessi. Come il diabete che sempre più spesso colpisce già intorno ai 13 anni. Ma tutto questo non basta a giustificare un provvedimento in cui molti vedono una limitazione della libertà dell’individuo.
C’è anche un altro problema di ordine pratico legato all’iniziativa del governo danese. Tutti i prodotti dovranno riportare sulla confezione la quantità di grassi saturi contenuta, anche quelli provenienti dall’estero, che altrimenti non potranno essere importati. L’unione Europea sta infatti verificando che il provvedimento non ostacoli la concorrenza e la libera circolazione delle merci. E questo è un altro motivo per cui la tassa potrebbe durare poco. Intanto i cultori del “junk food” se ne stanno barricati in casa a dar fondo alle scorte di insalubri patate fritte.
Tratto da: TGCOM, 01 ottobre 2011
Nota dei WM: speriamo che i danesi facciano scuola e che l’Europa non sia così cieca; e ci chiediamo: quando anche da noi ???