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Il 2011 sarā l'Anno Europeo per il Volontariato!

 

 "Il volontariato è una delle dimensioni fondamentali della cittadinanza attiva e della democrazia, nella quale assumono forma concreta valori europei quali la solidarietà e la non discriminazione e in tal senso contribuirà allo sviluppo armonioso delle società europee".
Così recita la Decisione del Consiglio, pubblicata a Bruxelles sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea il 22 gennaio 2010 (2010/37/CE), che formalizza la proclamazione del 2011 Anno europeo delle attività di volontariato che promuovono una cittadinanza attiva.
Questi sono gli obiettivi del 2011, da perseguire attraverso lo scambio di esperienze e di buone pratiche:
- creare condizioni favorevoli per il volontariato, affrontando ostacoli esistenti;
- fornire alle organizzazioni strumenti per migliorare la qualità, l'innovazione e il lavoro di rete;
- promuovere forme di incentivazione a favore delle entità che formano e sostengono il volontariato a livello europeo e negli stati membri;
- suscitare una presa di coscienza collettiva dell'importanza del volontariato.
Entro febbraio il Governo italiano nominerà l'organismo nazionale di coordinamento (ONC) che gestirà la preparazione e il piano d'azione del 2011.
L'Osservatorio Nazionale del Volontariato, nella seduta del 21 dicembre, ha deliberato l'avvio dei lavori partecipati di preparazione al 2011, assumendo come documento di base il Manifesto del volontariato per l'Europa già adottato dall'Assemblea Nazionale del Volontariato tenutasi a Roma il 4 e 5 dicembre.
In Italia, la preparazione del 2011 è già iniziata. Il Gruppo di lavoroEuropa” dell'Osservatorio si accinge a delineare il Piano d'azione che il Ministero del Lavoro, nella qualità di Organismo Nazionale di Coordinamento, dovrà presentare alla Commissione europea questa primavera.
A contribuire alla preparazione del Piano 2011 saranno chiamate anche le organizzazioni della società civile che aderiranno, sulla scia dell'esperienza europea, all'Alleanza italiana per il 2011.
E' fondamentale in questo che le attività del Piano 2011 dispieghino il maggior impatto possibile a livello locale: al fianco del volontariato saranno chiamati a collaborare per questo fine tutti gli stakeholder pubblici e privati che riconoscono il contributo del volontariato alla costruzione del capitale sociale.
Tra le iniziative già individuate nella Decisione vi sono l'apprendimento reciproco, gli scambi di buone pratiche, le campagne educative e promozionali e la ricerca: che nel Piano d'azione dovranno individuare temi e modalità organizzative più utili ad un miglior riconoscimento dell'azione volontaria.
Da: CSVnet, 22 gennaio 2010