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Inizia l'attivitā dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata

 

Il primo atto significativo della nuova Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, operativa dal primo gennaio, è nel segno della ricerca, della formazione e della didattica. Si tratta del “Protocollo assistenziale per la diagnosi e il trattamento della patologia del pancreas”, una convenzione, che sarà ufficialmente firmata venerdì, tra l’Azienda veronese e l’Azienda regionale San Carlo di Potenza la quale, attraverso l’accordo e la collaborazione con Verona, intende avviare un Centro di riferimento regionale per la diagnosi e il trattamento delle malattie del pancreas.
 Il gruppo di studio medico, chirurgico e di ricerca, che all’interno del Policlinico di Borgo Roma fa capo al professor Paolo Pederzoli, rappresenta il Centro di riferimento nazionale per la chirurgia del pancreas, riconosciuto a livello europeo e internazionale per la diagnosi, il trattamento e la ricerca clinica e di base, in special modo per i tumori del pancreas. Un’equipe composta da 21 medici che segue ogni anno oltre 3000 pazienti di tutta Italia, che dispone di una banca dati unica al mondo, forte di un’esperienza che la vede tra le prime quattro al mondo.
Sulla base di queste considerazioni l’Azienda Ospedaliera di Potenza, assumendosi tutte le spese che deriveranno dalla Convenzione, ha concordato con l’Azienda veronese il protocollo che ha come obiettivi principali:
Þ    consentire  ai pazienti con patologie del pancreas di usufruire dei trattamenti chirurgici di alta specializzazione presso l’ospedale di Borgo Roma, impegnandosi però  a seguire il paziente, dopo l’intervento, nell’Ospedale San Carlo di Potenza, secondo il protocollo assistenziale definito dai clinici di Verona
Þ    promuovere la ricerca scientifica e tecnologica  e quindi favorire la crescita professionale degli operatori del settore, stimolando i processi di innovazione nella struttura del capoluogo della Basilicata, per arrivare all’attivazione di un Centro di riferimento regionale per i pazienti del Sud Italia
Allo stesso tempo, la proposta avanzata dalla Regione Basilicata rappresenta motivo di orgoglio per il Centro Pancreatologico Veronese e permette di testare protocolli assistenziali e di ricerca di base in un contesto ottimale.
A coordinare le attività previste dal protocollo verrà istituito un Comitato Scientifico diretto dal professor Paolo Pederzoli coadiuvato dal professor Massimo Falconi, in qualità di coordinatore dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, e da  un coordinatore organizzativo e gestionale indicato dall’Azienda Ospedaliera di Potenza.
La firma di venerdì, oltre a rappresentare un importante riconoscimento “sul campo” di una delle più importanti eccellenze del sistema ospedaliero veronese, ha anche un forte significato di indirizzo verso quella politica di collaborazione tra  diverse realtà ospedaliere del nostro Paese, da tutti auspicata, di sfruttamento allargato delle tecnologie più avanzate per il miglioramento dell’assistenza globale, di proficua integrazione di professionalità e di scambio di esperienze nel segno dello sviluppo delle tecniche più innovative e della ricerca scientifica.
Tratto da: L’Adige, 22 gennaio 2010