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Se girovita, fumo e colesterolo si «alleano» contro il cuore

 

Prevenzione Assieme a trigliceridi, ipertensione e glicemia, possono provocare la sindrome metabolica
Avere un largo giro vita (più di 88 centimetri per le donne o più di 101 per gli uomini), alti livelli di trigliceridi nel sangue o bassi valori di colesterolo «buono» (HDL), la pressione arteriosa e la glicemia alta, sono i segnali di quella che gli esperti definiscono «sindrome metabolica». È una condizione che interessa tra i 6 e gli 8 milioni di italiani, ed è caratterizzata dalla contemporanea presenza di almeno tre dei fattori di rischio cardio-vascolare già citati. Presentare anche uno solo dei fattori della sindrome metabolica aumenta il rischio di sviluppare anche gli altri. Quanti più fattori di rischio sono presenti, tanto maggiori saranno le probabilità di incorrere in infarto, ictus o diabete. Si considera che una persona con sindrome metabolica abbia, rispetto alla popolazione normale, un rischio doppio di sviluppare un evento cardio-vascolare e cinque volte maggiore di sviluppare diabete. Ovviamente il fumo di sigaretta ha un effetto ulteriormente moltiplicativo. La prevalenza di questa sindrome aumenta con l' età, colpendo soprattutto i soggetti della settima decade ma anche tra i più giovani non è infrequente, probabilmente a causa della recente maggiore diffusione dell' obesità infantile. Correggere tutte le manifestazioni che accompagnano questa patologia e che si basano sullo sviluppo di una resistenza all' insulina (l' ormone che controlla nel nostro organismo gli zuccheri e che in questa situazione funziona male), non è facile. La pressione alta, il colesterolo e i trigliceridi elevati, la glicemia alterata possono tutti essere riportati nella norma con i farmaci, ma la chiave per la riuscita terapeutica si basa sulla correzione degli stili di vita: una dieta appropriata (la dieta mediterranea con pochi grassi e molta frutta e verdura va benissimo), la perdita di peso (una riduzione anche solo del 5-10% del proprio peso corporeo può ridurre i livelli di insulina alla base della sindrome e diminuire la pressione arteriosa), fare regolarmente attività fisica (basta una camminata di mezz' ora al giorno) e, per i fumatori, smettere di fumare. La prevenzione si basa sui medesimi principi, basta poco per volersi bene e salvaguardare la propria salute.
Tratto da: Corriere della Sera Salute, Harari Sergio, 24 dicembre 2009