5permille
5x1000
A te non costa nulla, per noi č importante!
C.F. 98152160176

Al lavoro gli oculisti italiani

 

Si sono conclusi il 28 novembre u.s. i lavori dell’89° congresso Nazionale SOI al Milano Convention Centre di Fiera Milano City. Quest’anno il congresso è caduto durante i festeggiamenti dei 130 anni della Società Oftalmologica Italiana, la più antica associazione in ambito medico, che con 4.200 soci iscritti rappresenta oltre il 65% dell’intera categoria oftalmologica del nostro paese e, come interlocutore scientifico accreditato, è il riferimento primario del settore.
Ed il fondamentale ruolo dell’oculistica italiana, ai primi posti per professionalità ed innovazioni tecnologiche, è stato espresso dal Segretario della SOI Matteo Piovella che ha colto l’occasione per ricordare che ogni anno vengono eseguiti più di 500.000 interventi di cataratta, l’intervento più eseguito al mondo.
Ma tra i suoi scopi la SOI ha anche quello della tutela della vista degli italiani tanto che da sempre si è impegnata per la salute e per la qualità visiva dei cittadini, stimolando il concetto di prevenzione e richiamando l’attenzione sull’importanza di fare visite periodiche agli occhi.
“C’è un messaggio che deve essere continuamente ripetuto, se si vuole ottenere un livello soddisfacente di prevenzione delle patologie oculari - rammenta Matteo Piovella Segretario della SOI. - È l’obbligo di rispettare le cadenze dei controlli della vista. Il primo a 3-3,5 anni, per individuare eventuali difetti visivi, che possono essere corretti subito con lenti opportune. Non sembri presto anche nel caso di strabismo: questa è l’età giusta per una correzione efficace e precoce. La seconda visita dovrebbe essere prevista in età scolare, proprio per evitare che eventuali vizi refrattivi compromettano il buon inserimento scolastico e l’apprendimento.
Da adulti, un appuntamento obbligato per tutti si colloca attorno ai 40 anni, momento corretto per non lasciarsi sfuggire un glaucoma in fase iniziale, grazie alla valutazione del tono oculare e per verificare le condizioni della retina». Familiari di ipertesi e diabetici devono porre maggiore attenzione, perché cresce il rischio di glaucoma e di retinopatia. Per loro, sarà l’oculista a decidere, dopo una prima valutazione, gli intervalli migliori per i controlli.
Per i soggetti sani, l’altra tappa obbligata è collocata a 65 anni: “L’obiettivo sono i segni precoci di maculopatia, per intervenire al più presto. Da quella data in poi, se i problemi sono assenti, i controlli dovrebbero ripetersi ogni anno”.
Il secondo appello punta allo stile di vita: il no al fumo è tassativo, date le ripercussioni a livello della circolazione dei vasi retinici e, in generale, dell’irrorazione sanguigna, oltre al massiccio carico di sostanze ossidanti e tossine; il sì all’attività fisica è ribadito. Ma è altrettanto pressante l’invito ad abituare i bambini a una dieta ad alto contenuto di verdure e frutta, perché la mantengano tutta la vita, limitando le proteine della carne rossa a vantaggio del pesce e riducendo, dopo i 50 anni, l’apporto di zuccheri.
Tratto da: Salute Europa, 02 dicembre 2009