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Diabetici stressati meno controllati

 

Lo stress emotivo del diabete, lo stile di vita e l'emoglobina glicata (HbA1c) sono legati tra loro: se cala il primo migliorano i secondi. Parola di Danielle Hessler, professore associato di Medicina di famiglia e comunità all'Università di California a San Francisco e coautrice di uno studio su Diabetes Care. «Il carico psicologico, riferito alle preoccupazioni che fanno parte della gestione della malattia, peggiora la prognosi a lungo termine del diabete, anche in assenza di una franca depressione. E sebbene la serenità emotiva, l'auto-gestione e la glicemia siano pilastri fondamentali nel controllo del diabete di tipo 2, i meccanismi alla base della loro interazione nella storia naturale della malattia non sono ancora ben compresi» osserva la ricercatrice. Studi precedenti hanno dimostrato che elevati livelli di disagio psicologico condizionano uno scarso controllo glicemico e maggiori difficoltà ad autogestirsi, cioè a seguire uno stile di vita corretto, fatto dall'aderenza alla terapia, da una dieta sana e da un'adeguata attività fisica. Un'ipotesi che mette in relazione le tre variabili spiega che lo stress interferisce con la gestione comportamentale, che a sua volta influenza la glicemia. «Ma è anche possibile che il peso emotivo della malattia influisca in modo diretto sul controllo glicemico, o che lo scarso controllo della glicemia porti a una scarsa motivazione per cambiare il proprio stile di vita, aumentando lo stress» sottolinea Hessler. E per esplorare i rapporti fra le tre variabili i ricercatori hanno selezionato 392 adulti con diabete di tipo 2, valutandone lo stress emozionale in relazione alla dieta, all'esercizio fisico, all'aderenza alla terapia e ai livelli di HbA1c all'inizio dello studio e a distanza di 4 e 12 mesi durante i quali i partecipanti hanno ricevuto informazioni educazionali mirate a ridurre il carico psicologico della malattia. I risultati? In fase iniziale uno stress più elevato corrispondeva a un'HbA1c più alta e a una minore aderenza terapeutica, mentre la progressiva riduzione dell'emotività legata al diabete ha migliorato in modo considerevole l'aderenza ai farmaci, l'attività fisica e l'HbA1c. Conclude Hessler: «I nostri risultati sottolineano l'importanza di considerare l'aspetto psicologico parte integrante della gestione del diabete».
Diabetes Care. 2013 Oct 29. [Epub ahead of print]
Tratto da: Diabetologia33, 20 novembre 2013