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Desenzano Oculistica guarda lontano

 

Bilancio in crescita per il reparto dell’ospedale Monte Croce, che ogni anno cura ben ventimila pazienti. Al via in questi giorni un progetto sperimentale: l’attività chirurgica verrà effettuata anche a Gavardo.
DESENZANO - Ventimila trattamenti l’anno. Gira a pieno regime la «fabbrica della vista» che ha il suo centro operativo sul Garda, all’ospedale Monte Croce. Il reparto di oculistica del nosocomio principale dell’Azienda ospedaliera di Desenzano è punto di riferimento per i quasi centomila residenti della riviera gardesana e dell’entroterra. Negli ultimi due anni l’attività è stata notevolmente potenziata anche attraverso l’acquisizione di nuove strumentazioni ipertecnologiche.
Così oggi il reparto, forte di una tradizione d’eccellenza che si rifà all’attività iniziale del dr. Franguelli, «vede» ben 20.000 pazienti, esegue 2.000 interventi chirurgici: dalla semplice cataratta al trapianto di cornea. E proprio in questi giorni l’attività chirurgica è stata estesa, in via sperimentale, anche all’interno dell’ospedale di Gavardo dove non c’è il reparto di oculistica.
L’esperienza del dott. Pucci
È il dott. Vincenzo Pucci, giovane medico veronese, laurea a Padova, una lunga esperienza a Verona all’ospedale di Borgo Trento, il primario del reparto. «Sono arrivato il primo giugno del 2008. Da allora lavoriamo con l’equipe di 6 aiuti per rispondere alle esigenze dei gardesani. Le due patologie più diffuse in quest’area della provincia bresciana sono la cataratta e la maculopatia. La prima è una malattia degenerativa senile che viene trattata chirurgicamente. La maculopatia pur essendo sempre una patologia senile risulta a maggior impatto sociale perché è la prima causa di "cecità legale": la vista scende al disotto di un ventesimo del normale. L’attività spazia dunque dalle visite di controllo alla diagnostica, alle terapie che possono variare dall’impiego di laser al bisturi, fino al trapianto continua il primario.
Nel 2009 abbiamo eseguito circa 2.000 interventi chirurgici. La patologia più comune e diffusa è la cataratta. Si rimedia chirurgicamente con un intervento che dura in tutto una decina di minuti. Solitamente non c’è ricovero. Gli interventi sono stati circa 1.600, mentre quelli relativi alla retina, per lo più distacchi, sono risultati circa 150. Ogni anno eseguo dai 2 ai 5 trapianti di cornea oltre a interventi su glaucoma». Grande attenzione viene data ai pazienti affetti da maculopatia, malattia che non aveva alcun rimedio fino ad una ventina di anni fa. Ora si procede con delle iniezioni nell’occhio assai costose ma con costi a carico del servizio sanitario nazionale.
Nuova apparecchiatura
«E proprio in questo specifico settore - continua il primario - il reparto, grazie alla sensibilità dell’Azienda ospedaliera retta da Mara Azzi, da due mesi può contare su una nuova apparecchiatura diagnostica denominata Spectralis, che è la più avanzata disponibile ed ha consentito al reparto di fare un ulteriore salto di qualità oltre che accorciare i tempi d’attesa. Infatti l’apparecchio consente di eseguire contemporaneamente la fluorangiografia e la tomografia della retina attraverso un tomografo a scansione laser incorporato nel macchinario, che ha richiesto un investimento di ben 170.000 euro. Questo consente al medico di vedere gli strati della retina e dunque di avere un quadro ben più preciso della situazione».
Infine l’oculistica desenzanese si sta espandendo. Attualmente l’ospedale di Gavardo, nell’alto Garda, non dispone del reparto di oculistica. I pazienti di quest’area o si spostano a Desenzano o migrano verso Brescia. Potranno fruire delle stesse prestazioni erogate a Desenzano nel loro ospedale. È in fase di avvio a Gavardo infatti l’attività chirurgica oculistica affidata appunto ai medici di Desenzano.
 Il reparto di oculistica del nosocomio principale dell’Azienda ospedaliera di Desenzano è punto di riferimento per quasi centomila persone. Il primario è il Dott. Vincenzo Pucci.
Tratto da: Giornale di Brescia, Ennio Moruzzi, 22 aprile 2010