5permille
5x1000
A te non costa nulla, per noi č importante!
C.F. 98152160176

Con psicologi in aiuto diabetici cure meno care, progetto Ordine Lazio

Roma - La presenza di uno psicologo nelle équipe di cura per le persone diabetiche concorrerebbe ad aumentare l'aderenza del paziente alla terapia e, di conseguenza, abbatterebbe in modo significativo i costi a carico del Servizio sanitario nazionale. Un'idea sostenuta dall'Ordine degli psicologi del Lazio, che sta per lanciare “un progetto sperimentale, in collaborazione con medici diabetologi, imperniato proprio su questa ipotesi scientifica e finalizzato anche a quantificare l'impatto economico. E si parla di decine di milioni di euro l'anno di risparmio”, dice il presidente dell'Ordine regionale Nicola Piccinini, che lancia la proposta in occasione della Giornata mondiale del diabete.
“Circa 3,7 milioni di italiani hanno una diagnosi di diabete, oltre un milione quelli che non sanno di esserne affetti. La spesa annua sostenuta dal Ssn per la gestione del diabete - continua Piccinini - è di circa 12 miliardi di euro, ovvero l'11% del fondo del Ssn. Il 90% di questi costi sono destinati alla gestione di complicanze e comorbilità”. Numeri che spiegano l'utilità dell'intervento. “Il diabete rivoluziona la quotidianità del paziente: farmaci a orari precisi, somministrazione dell'insulina, alimentazione, visite mediche e analisi di controllo periodiche, sorveglianza giornaliera della glicemia ed altro ancora. E' un carico terapeutico stressante e impegnativo”, aggiunge la psicologa Mara Lastretti, dottoranda del Policlinico Umberto I di Roma e membro del coordinamento che sta ultimando la proposta progettuale dell'Ordine del Lazio.
“Per questo stiamo lavorando a un progetto che intervenga sulla elaborazione e accettazione emotiva della condizione di diabetico - continua Lastretti - ovvero dei presupposti necessari a mantenere in atto tutte le modifiche comportamentali che la patologia richiede: ipotizziamo che un intervento psicologico possa influire positivamente su questo processo e quindi sull'aderenza al trattamento medico. L'obiettivo finale - conclude - è poter valutare se un trattamento psicologico di gruppo, finalizzato all'accettazione della condizione di diabetico, produca una maggiore capacità di controllo, e dunque una maggiore aderenza al trattamento medico da parte dei pazienti diabetici. E in ultima istanza, come effetto di sistema, anche una riduzione della spesa sanitaria relativa”.
Tratto da: AdnKronos Salute, 14 novembre 2014