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Nave Grandi numeri per la Rsa «Villa Fiori»

 

NAVE - È stato recentemente redatto il bilancio sociale della Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) «Villa Fiori», fondazione onlus, deputata a svolgere attività di progettazione ed erogazione di servizi socio-sanitari e socio assistenziali in regime residenziale, semiresidenziale e per esterni diretti a persone anziane non autosufficienti. Nella struttura operano 91 dipendenti (dato rapportato al tempo pieno) e 6 professionisti per assistere oltre un centinaio di utenti: Villa Fiori infatti propone servizi di Rsa per 107 posti autorizzati, un centro diurno integrato per 15 persone, un centro notturno, minialloggi per 24 utenti, servizi di assistenza domiciliare, fisioterapia e servizio trattoria per esterni. L’età media degli ospiti nella Rsa è 83,6 anni per le donne e 79 per gli uomini, nei minialloggi 81 per le donne e 78 per gli uomini, nel centro diurno 78,5 per entrambi i sessi.
Ospiti da un’intera Valle e non solo...
Gli ospiti provengono per il 30% da Nave e in percentuali minori da Comuni della Valtrompia (Sarezzo, Bovezzo, Lumezzane, Caino, Gardone VT, Concesio, Villa Carcina), ma anche da Brescia e altri comuni. A fine anno erano inseriti in lista d’attesa per la struttura navense ben 190 utenti. Il bilancio d’esercizio 2009, dopo annate in passivo, presenta un avanzo di 13.191 euro (entrate per 4.071.518 euro e spese per 4.058.327) e, seppur modesto nella sua entità, considerando soprattutto il periodo economico in corso può per certi versi considerarsi storico. «È il risultato - dicono il presidente Giovanni Aliprandi e il direttore generale Malvina Zanardelli - di una attenta gestione delle risorse disponibili, di recuperi di produttività, di scelte unanimemente condivise con realismo dall’organo amministrativo», nel quale operano Celestina Andreoli (vicepresidente) e i consiglieri Nunzio Angeli, Adriano Cavallin, Sonia Farriello, Enrica Grazioli, Ermes Pasini che hanno svolto gratuitamente l’incarico e non hanno richiesto rimborsi spese.
Il valore della centralità della persona
Nel bilancio sociale vengono messe in risalto non solo situazioni patrimoniali e finanziarie ed economiche, ma anche l’attenzione rivolta dalla Fondazione a quanti vengono coinvolti nell’opera svolta dalla Onlus: ecco allora riportati i valori e obiettivi strategici dell’intervento verso gli utenti (centralità della persona, valorizzazione, capacità, collaborazione con parenti, economicità ed efficacia intervento, integrazione con il territorio, stimolazione all’innovazione) l’analisi della qualità percepita dai famigliari degli ospiti attraverso appositi questionari, aiuto offerto dai volontari (circa 20) che operano in forma singola o attraverso organizzazioni per aiuti al momento dei pasti, animazione, funzioni religiose, accompagnamento, piccole commissioni e manutenzioni. È stato calcolato che complessivamente hanno fornito 4.500 ore di assistenza!
Sono proseguite nel 2009 le opere di ristrutturazione (sistemazione pavimenti, realizzazione ufficio ricevimento utenti, progettazione adeguamento antincendio, posa di colonnine d’acqua fresca naturale e gasata nei reparti, protezione cortile interno) e acquisti di materiale e attrezzature (sollevatore, lavatrici, poltrone, armadi frigoriferi). Si segnalano anche altri servizi e lavori già programmati: bagno assistito, miglioramento spazi nei reparti, spostamento cappella e recupero spazi, ristrutturazioni, tinteggiature.
Investimenti sul personale
Notevole è anche «l’investimento» rivolto alla formazione del personale: nel 2009 ci sono state infatti opportunità formative distribuite su ben 11 corsi di formazione ai quali hanno partecipato 76 dipendenti per un totale di 939 ore.
Altri progetti riguardano coordinamento infermieristico e collaborazioni con altri enti gestori, per una valorizzazione e miglioramento della qualità dei servizi. Presentando il bilancio sociale al sindaco Giuseppe Corsini e ai membri di Giunta, il presidente Aliprandi ha rivolto un accorato appello a tenere in considerazione le esigenze della Rsa Villa Fiori al momento di valutare il Piano governo del territorio cercando una valorizzazione delle possibili risorse che potrebbero derivarne alla Fondazione che in questi anni difficili, parafrasando un noto aforisma, «ha avuto la forza di cambiare le cose che può cambiare, la pazienza di accettare le cose che non può cambiare, ma soprattutto l’intelligenza di saperle distinguere».
Tratto da: Giornale di Brescia, 11 maggio 2010