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Italiani 'drogati' di pasta, per oltre due mln a pranzo e cena 7 giorni su 7

 

Fra i cibi più 'odiati' dagli abitanti della Penisola c'è la frutta
Roma - Secondo il primo rapporto Coldiretti-Censis sulle abitudini alimentari degli italiani sono invece oltre 17 milioni i mangioni di pane. 6,7 milioni di connazionali non mangiano mai i dolci. Quasi 1,2 milioni hanno 'cancellato' dal menù la carne. Italiani 'drogati' di pasta. Sono infatti oltre 2 milioni quelli che dichiarano di mangiare sempre, a pranzo e a cena, sette giorni su sette la pasta. Mentre sono oltre 17 milioni i mangioni di pane. E' quanto emerge dal primo rapporto Coldiretti-Censis sulle abitudini alimentari degli italiani, presentato oggi a Roma. Dall'indagine emerge che attualmente sono 430mila gli italiani che dichiarano di non mangiare mai, né a pranzo né a cena, né durante i feriali né tantomeno nei week end, la pasta. Sono invece 930mila quelli che non mangiano mai pane.
A chi invece non sa rinunciare al richiamo di torte e cioccolatini potrà sembrare incredibile che ben 6,7 milioni di connazionali non mangiano mai i dolci. Dall'indagine emerge anche che, fra i cibi più 'odiati' dagli abitanti della Penisola, c'è la frutta: oltre 1 mln non la magia mai. E ancora, "430 mila italiani non portano in tavola né a pranzo né a cena la pasta, 930 mila hanno abolito il pane, 1,8 milioni rinunciano al riso", spiega il presidente del Censis Giuseppe De Rita. Quasi 1,2 mln di italiani, poi, hanno 'cancellato' dal menù la carne, ben 3,1 mln hanno fatto lo stesso col pesce e 370 mila con la verdura. E fra le bevande? Circa 13,5 milioni di italiani non bevono mai vino, 19,2 mln rinunciano sempre alla birra e 19,3 mln hanno detto no alle bibite con le bollicine.
Informarsi sul cibo per gli italiani è poi sempre più importante. Quasi il 62% si dichiara infatti molto informato sui valori nutrizionali, le calorie e i grassi riguardanti i vari alimenti. Ma per circa il 19% (quasi 1 su 5) - secondo il primo rapporto Coldiretti-Censis - la propria alimentazione è condizionata dal reddito e dai prezzi degli alimenti.
Dall'indagine emerge che il 34% degli intervistati ritiene che la propria alimentazione dipenda in via prioritaria da caratteristiche e scelte soggettive (che presumibilmente hanno bisogno di tante informazioni per essere adeguate), il 30,4% dalla tradizione familiare e circa il 19% da quello che si può permettere, tenuto conto del reddito e dei prezzi. Quanto alle principali fonti di informazione sugli alimenti oltre alla televisione, è il web (51,1%) la fonte primaria. Seguono quotidiani, settimanali e periodici (34%), poi i familiari e gli amici (25,5%), mentre il 25,6% ricorre invece ai negozianti e al personale del punto vendita.
Sono in molti invece quelli che vorrebbero mangiare più sano ma non ci riescono: è questa l'affermazione che più e meglio descrive il rapporto con il cibo del 37% degli italiani (quasi 4 italiani su 10), quota che sale al 40,5% tra i 30-44enni, a oltre il 40% tra le donne e sopra il 43% tra le casalinghe. I 'frustrati' sono in numero superiore al quasi 33% degli italiani che dichiara di seguire una dieta sana perché l'alimentazione è tra i fattori importanti per la salute, e sono soprattutto gli anziani (40,3%) e i laureati (37,6%) a praticare questa tendenza salutista.
C'è poi un 80% e più degli italiani mangia almeno una volta a settimana fuori casa. A spingerli al ristorante, in pizzeria o al pub non sono solo esigenze lavorative o ludiche. La scelta di mangiare fuori è diventata anche l'occasione per liberarsi da quei canoni salutisti che ormai incombono nella dieta delle persone. Due italiani su tre non rinunciano invece allo spuntino "tra il pranzo e la cena nelle abitudini degli italiani". Tra i fan dello spuntino ci sono soprattutto le donne, i più giovani, i single, i residenti di Sud-Isole. Frutta, yogurt, cracker e, al mattino, anche cornetto, brioche e merendine, sono gli alimenti che più spesso compongono gli spuntini.
Tratto da: Adnkronos/Adnkronos Salute, 19 maggio 2010