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Scoperto il meccanismo di "pulizia" dei capillari

 

Con una membrana per avvolgere ed espellere il corpo estraneo
Londra - Producono una membrana, avvolgono il corpo estraneo e lo buttano fuori. È così che i capillari eliminano gli "intrusi" come i coaguli di sangue e le placche di colesterolo o di calcio che bloccano il flusso di nutrienti essenziali per le cellule del cervello. Con l'avanzare dell'età però questo tipo di lavoro avviene per il 30 o il 50 per cento più lentamente. È quanto emerge da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Northwestern University e pubblicato sulla rivista Nature. Spesso gli enzimi e la pressione non riescono a "ripulire" i capillari dai coaguli entro le prime 24-48 ore dalla loro formazione, un arco di tempo cruciale per la riuscita dell'operazione. Questi meccanismi funzionano solo nella metà dei casi e solo quando si tratta di coaguli di sangue, ma non per altri tipi di ostruzioni, in particolare di colesterolo, che è difficile da eliminare. Il nuovo studio, finanziato dal National Institute on Aging degli Stati Uniti, fa luce su questi meccanismi. Per arrivare ai risultati i ricercatori hanno creato microcoaguli marcati con una sostanza radioattiva e li hanno iniettati nelle arterie carotidee di topo. Utilizzando un microscopio multifotonico, il gruppo ha poi esaminato i cervelli dei topi a intervalli regolari per tracciare il percorso dei coaguli nei capillari. Ebbene, gli scienziati hanno scoperto che le cellule dei vasi più vicini al coagulo fanno crescere una membrana che catturano e avvolgono il corpo estraneo. Dopo la parete del vaso lascia passare il coagulo nel tessuto cerebrale, rendendolo innocuo. Il tessuto sviluppato per il coagulo diventa poi la nuova parete del vaso.
Tratto da: AGI, 27 maggio 2010