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Noccioline: in arrivo una nuova qualita' anallergica

Siete degli amanti delle noccioline ma non potete mangiarle perché siete allergici? Adorate sentire sotto i denti lo scricchiolio dei semi e gustare il loro sapore accompagnato da un buon aperitivo ma la vostra intolleranza non lo permette? Presto sarà possibile: è in arrivo una varietà di noccioline che non provoca problemi a coloro che soffrono di allergie.

Come è possibile? Questa nuova “crezione” conterrà delle dosi abbastanza limitate di proteine che causano le reazioni allegiche. Le noccioline devono il loro successo oltre alla loro bontà grazie anche all'aiuto di Walt Disney. Proprio così: intorno alla metà del secolo scorso vennero introdotte in questi fumetti. Chi non ricorda le avventure di Pippo, l’amico fedelissimo di Topolino, distratto nella vita quotidiana ma che, mangiando una porzione di noccioline americane si trasforma in un personaggio dinamico e assolutamente impavido?



Di sicuro assumendo noccioline non diventeremo come Superpippo, ma di sicuro grazie alle loro proprietà nutrizionali, ci sentiremo sicuramente più forti ed energici. E ora questo sarà possibile anche a coloro che finora non hanno potuto gustarle a causa dell’allergia. Ma vediamo come i ricercatori sono arrivati a questa conclusione: prima di tutto hanno identificato le proteine che causano l’allergia, poi hanno selezionato una varietà specifica di noccioline (fra 900 diverse) contenente il minor quantitativo di tali sostanze e infine le hanno incrociate al fine di raggiungere il prodotto puro.



Questo il processo che permetterà a tutti di poter godere del delicato sapore delle noccioline e delle loro innumerevoli proprietà benefiche: degli scienziati di Boston, USA, hanno studiato l’associazione tra il consumo le arachidi e il rischio di diabete di tipo 2, e hanno scoperto che consumarle faceva abbassare e di molto il rischio di questa tipologia di diabete.



Gli esperti per ora rassicurano: “Il lavoro sta ancora continuando, anche perchè gli allergeni sono più dei tre che abbiamo individuato inizialmente, ma già questa varietà riduce sensibilmente il numero delle reazioni allergiche e la loro gravità”. Quindi potrebbe davvero essere una questione di tempo.