Per “disintossicare” il corpo in modo naturale parti dal fegato (10 consigli per farlo)
“Fegato Felice” e il programma per disintossicare l'organismo e rendere felice il fegato in appena 4 settimane.
Il fegato è il disintossicatore naturale dell'organismo, l'organo vitale alla base di ogni tentativo di depurazione. Basta immaginarselo come un filtro che intrappola sporcizia e particelle tossiche per depurare l'aria: il fegato filtra 1,4 litri di sangue al minuto, disintossica l'organismo in modo naturale e automatico. Ma per farlo deve funzionare alla perfezione. Quando non riesce più a eliminare i prodotti di scarto come dovrebbe, batteri e tossine si accumulano nel sangue, e ne risentono energia e benessere dell'organismo in generale. Una buona notizia però c'è: il fegato è l'unico organo in grado di rigenerare se stesso. A seconda dell'entità del danno possono volerci da un paio di settimane fino a diversi anni. Kristin Kirkpatrick dietologa, Ibrahim Hanouneh epatologo hanno preparato un programma completo che in quattro settimane rimettono in forma il fegato.
“L'approccio ideale – dicono gli autori – alla protezione del fegato e alla riduzione del rischio di insorgenza di malattie epatiche è mantenere il peso in un range sano o perdere quello in eccesso se necessario e seguire una dieta bilanciata, ricca di alimenti integrali. Ciò significa ridurre il consumo di fruttosio, di altri zuccheri aggiunti e di carni rosse, mantenere l'assunzione di grassi entro un limite salutare e diminuire quella di alcolici”. Da dove partire? Per Kristin Kirkpatrick, dalla Dieta Mediterranea, secondo lei uno dei modi più sani di nutrirsi. “La Dieta Mediterranea – dice - è l'ideale per contrastare la sindrome metabolica e varie affezioni epatiche: manca infatti di alimenti proinfiammatori come gli zuccheri semplici, lo sciroppo di mais, il fruttosio, bevande dolcificate, carboidrati raffinati e grassi saturi”. Anche la dieta a basso indice glicemico può favorire la salute del fegato: quindi meglio lasciar stare torte, biscotti e altri prodotti da forno, ma anche riso, pasta e patate che causano un picco immediato di glicemia e insulina. Studi dimostrano che quando le persone obese riducono il consumo di carboidrati a meno di 20 grammi al giorno si ha una riduzione del grasso epatico pari al 42 per cento.
In “Fegato Felice”, edito da Sperling & Kupfer, Kirkpatrick e Hanouneh spiegano il loro programma per disintossicare l'organismo e rendere felice il fegato in appena 4 settimane. Ecco i dieci consigli più importanti.
Eliminare la maggior parte degli alimenti bianchi
Tofu, cavolfiori, cipolle, fagioli bianchi, cuori di palma possono restare, ma pasta, pane, riso, cracker raffinati, insieme alle patate a pasta bianca e altri alimenti ricchi di amidi e zuccheri devono sparire per l'effetto a montagne russe che scatenano a spese di insulina e glicemia, con conseguente aumento del rischio di inulino-resistenza e danno epatico.
La colazione non è un optional
È tassativa. Gli autori raccomandano di prediligere quasi sempre una fonte proteica come le uova, più una vegetale: le proteine aiutano a evitare il craving – il desiderio spasmodico di cibo – nelle ore successive, mentre la nota vegetale predispone a mangiare sano durante gli altri pasti. In alternativa si possono mangiare cereali integrali o probiotici, per fornire un buon combustibile all'organismo.
Considerare i grassi trans come veleno
Sono essenzialmente delle tossine, perché dannosi per i vasi sanguigni e per il fegato. Prendete l'abitudine di leggere le etichette sulle confezioni ed evitate tutto ciò che contiene oli parzialmente idrogenati. State anche alla larga dai fritti – patatine, anelli di cipolla, bastoncini di mozzarella – che spesso fanno uso di grassi idrogenati.
Migliorare la qualità dei macronutrienti
Sostituite i carboidrati semplici con quelli complessi – cereali integrali, verdure –; le fonti ricche di grassi con le proteine magre come pesce, tofu, uova, legumi e pollame senza pelle; i grassi insalubri con quelli monoinsaturi e polinsaturi come l'olio d'oliva spremuto a freddo, l'avocado, la frutta secca e i semi. Se carboidrati, proteine e grassi del tipo più sano renderanno felice il vostro fegato, carboidrati amidacei, proteine malsane e grassi trans e saturi lo faranno infuriare e con ogni probabilità infiammare.
Includere nella dieta di tutti i giorni cinque alimenti di colori diversi
Frutta e verdura dai colori vivaci sono ricche di antiossidanti e sostanze vegetali favorevoli alla salute. Gli alimenti con tonalità diverse contengono agenti fitochimici differenti. Più colori annovera una dieta, meglio sarà per la vostra salute. Preferite quindi una patata dolce a quella di pasta bianca, il cavolo riccio o persino la lattuga romana alla qualità iceberg.
Mangiare con calma
Contrariamente a ciò che molti pensano, l'obiettivo non è riempirsi; lo scopo è essere soddisfatti, ovvero gradevolmente sazi. È quello che i giapponesi chiamano hara hchi bu, ovvero il mangiar fino a quando si è sazi all'80per cento. Un approccio da provare, mangiando lentamente e con consapevolezza, masticando bene il cibo e prestando attenzione ai segnali mandati dall'organismo.
Scegliere gli alimenti con meno di sei ingredienti
Questo espediente vi aiuterà a limitare il consumo di cibi troppo elaborati con alti livelli di additivi, conservanti, addensanti e altri alimenti artificiali. Se l'elenco contiene nomi che faticate a pronunciare o identificare, pensateci due volte prima di acquistare il prodotto e immetterlo nell'organismo. Come regole generali, prediligete alimenti con liste di ingredienti brevi e tendenzialmente integrali e nutrienti. E attenetevi a quelli.
Optare per i prodotti bio ogni volta che è possibile
Spesso sono più cari, sì, ma non sempre di molto e di solito valgono il denaro speso. In fondo stiamo facendo un favore al nostro organismo, specie al fegato, limitando l'assunzione di pesticidi. Tra i dieci alimenti con più residui tossici ci sono: mele, pesche, pesche noci, fragole, uva, sedano, spinaci, peperoni dolci, cetrioli e pomodori ciliegini. In tutti questi casi, optare per la scelta bio è decisamente consigliabile.
Darsi da fare in cucina
Fate vostra questa massima: più in cucina e meno al ristorante; in questo modo vi garantirete un maggior controllo sugli ingredienti e sulle porzioni della vostra dieta. Quando si mangia al ristorante è facile assumere grandi quantitativi di calorie, carboidrati e grassi, un sovraccarico che fegato, massa corporea e intero organismo pagano a caro prezzo. Cucinare in casa vi consentirà di aggiungere erbe e spezie benefiche per il fegato, come curcuma, cannella, zenzero.
Fare dell'acqua la migliore amica
Bere più acqua significa anche assumere meno bevande gassate, succhi o drink in genere: un gradito miglioramento per l'apporto calorico. Le calorie liquide sono da evitare il più possibile perché vanno rapidamente a costituire un eccesso perché non si compensano mangiando meno cibi solidi. L'acqua poi favorisce il buon funzionamento dell'intero organismo, aiuta a regolare l'equilibrio degli elettroliti e dei liquidi, promuove una buona digestione e altro ancora.
Tratto da: Huffingtonpost, 10 giugno 2017