Stile di vita sano: perché sceglierlo e da dove iniziare
Molte persone, pur avendo già sentito parlare di “sani stili di vita”, tuttavia non hanno ancora ben chiaro perché ma soprattutto come iniziare a cambiare le proprie abitudini di vita. Seguire uno stile di vita sano – spiega la professoressa Daniela Lucini, Responsabile della Sezione di Medicina dell’Esercizio di Humanitas – ha dimostrato in modo inconfutabile di avere grandi vantaggi per la salute in termini di prevenzione primaria, cioè prima della comparsa, o secondaria, cioè quando la malattia si è già manifestata, di molte patologie cronico-degenerative. In particolare, esistono forti evidenze scientifiche che uno stile di vita sano ha effetti benefici sulla prevenzione primaria e secondaria di patologie cardiovascolari, come infarto del miocardio, ipertensione arteriosa, angina e scompenso cardiaco; patologie come diabete e la sindrome metabolica, e il tumore, in particolare al seno e al colon.
“Stile di vita sano”: da dove iniziare?
Innanzitutto, è importante sottolineare che adottare uno stile di vita sano significa principalmente smettere di fumare, alimentazione corretta e attività fisica adeguata Quest’ultima è oggi considerata come un vero e proprio farmaco efficace sia nella prevenzione/gestione delle principali malattie croniche sia nel controllo del peso che è uno dei fattori di rischio principali per malattie cardiovascolari, oncologiche e metaboliche.
Prima di mettere i giusti alimenti nel piatto, è importante sapere che adottare un sano stile di vita significa:
1.prestare attenzione alla conservazione e cottura degli alimenti: errate modalità ne aumentano le probabilità di contaminazioni da parte di microorganismi che possono determinare varie patologie infettive;
2.leggere le etichette dei prodotti: molte sostanze usate nel processo di produzione di frutta, cereali e verdura (pesticidi), oppure conservanti e insaporitori usati anche nella preparazione di carni lavorate, ovvero conservate, salate, affumicate e con conservanti, possono favorire anche l’insorgenza di tumori e patologie cardiometaboliche;
3.preferire una dieta varia che includa: verdura e frutta (compatibilmente con eventuali patologie intestinali) perché fonti di vitamine antiossidanti, fibre e sali minerali; carni bianche, pesce, legumi, cioè fonti di proteine; carboidrati integrali
4.tenere sotto controllo il peso: un aumento di peso si associa a un rischio maggiore per tutte le patologie, anche quelle oncologiche. Di particolare importanza è ridurre la massa grassa ma anche avere una adeguata massa muscolare, grazie ad alimentazione corretta ed esercizio fisico
5.evitare il fumo o smettere di fumare
6. praticare attività fisica con regolarità: molte sono le evidenze scientifiche che dimostrano benefici per la salute anche per i non atleti. Infatti, un’attività fisica aerobica moderata praticata ogni giorno, a seconda della condizione di salute di base, contribuisce sia al consumo energetico (che varia a seconda del tipo, durata e intensità di attività fisica) sia al mantenimento/incremento della massa muscolare e al miglioramento del metabolismo. In particolare, hanno dimostrato benefici sulla salute:
a. 30 minuti di attività aerobica moderata, (come camminare, nuotare a rana o dorso, andare in bicicletta,) tutti i giorni; oppure
b. 20 minuti di attività aerobica ad intensità elevata, (come correre, nuotare stile libero), 3 volte alla settimana;
a cui aggiungere
c. almeno 2 volte alla settimana, in giorni non consecutivi, esercizi di forza con piccoli pesi, macchine in palestra, esercizi a corpo libero ad intensità lieve-moderata a seconda delle caratteristiche della persona
Inoltre, è raccomandato evitare la sedentarietà cercando di cogliere qualsiasi momento della giornata per muoversi, come fare le scale, parcheggiare lontano dalla propria mèta e camminare anche solo 10 minuti per raggiungerla.
Tratto da: Humanitas Salute, 20 ottobre 2017