5permille
5x1000
A te non costa nulla, per noi č importante!
C.F. 98152160176

Metformina efficace contro il tumore al pancreas nei soggetti con diabete. Studio italiano

Una ricerca multicentrica condotta su pazienti affetti da tumore neuroendocrino del pancreas (pNET) ha dimostrato come i pazienti diabetici in trattamento con everolimus e/o analogo della somatostatina presentano una sopravvivenza libera da progressione (PFS) più prolungata rispetto ai pazienti non diabetici, se trattati con metformina per il controllo del diabete di tipo II.

La metformina riduce significativamente il rischio di progressione tumorale nei pazienti diabetici affetti da tumore neuroendocrino del pancreas. Una ricerca multicentrica condotta su pazienti affetti da tumore neuroendocrino del pancreas (pNET) ha dimostrato infatti come i pazienti diabetici in trattamento con everolimus e/o analogo della somatostatina presentano una sopravvivenza libera da progressione (PFS) più prolungata rispetto ai pazienti non diabetici, se trattati con metformina per il controllo del diabete di tipo II.

Secondo i risultati riportati dal team di investigatori italiani, coordinati dalla Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano, e pubblicati sulla prestigiosa rivista americana Gastroenterology, l’assunzione contemporanea di metformina per il controllo del diabete di tipo II ai trattamenti oncologici convenzionali come everolimus e/o analoghi della somatostatina per il trattamento dei pNET sarebbe associata anche ad una riduzione significativa del rischio di progressione tumorale nei pazienti diabetici, rispetto ai pazienti non diabetici.

“È nota la correlazione tra diabete di tipo II, iperglicemia e aumentato rischio di sviluppo dei tumori – commentano gli autori principali dello studio, Sara Pusceddu, dirigente medico, e Filippo de Braud professore Ordinario dell’Università di Milano e Direttore del Dipartimento di oncologia medica, Fondazione IRCCS - Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. “Oggi, diverse evidenze scientifiche suggeriscono anche come l’assunzione di metformina - il farmaco ipoglicemizzante orale più utilizzato per il trattamento del diabete mellito di tipo II, ovvero quello non insulino-dipendente - sia associata a una diminuzione del rischio di ammalarsi di tumore e abbia una potenziale capacità anti-proliferativa nel controllo della crescita tumorale. Capacità che si esplicherebbe attraverso un duplice effetto: il primo è metabolico indiretto, grazie alla riduzione dei livelli di glucosio, insulina e fattore di crescita insulino-simile (IGF1) nel plasma; il secondo, si manifesta attraverso l’azione diretta della molecola su importanti vie intracellulari, come la via di mTOR, la cui disregolazione è implicata primariamente nei processi di cancerogenesi dei tumori neuroendocrini del pancreas”.

I ricercatori hanno consultato il database di 24 centri italiani e coinvolto nell’analisi 445 pazienti affetti da pNET trattati con everolimus e/o analoghi della somatostatina dal 1999 al 2015. Dei pazienti analizzati, 236 (53,3%) erano diabetici, mentre 209 normoglicemici. Il 25,2% dei pazienti diabetici aveva ricevuto un trattamento con metformina, il 20,4% un trattamento con insulina e, infine, il 7,7% un counseling dietetico.

La sopravvivenza libera da progressione (PFS) mediana registrata nella popolazione complessiva era di 23,4 mesi, risultando tuttavia più prolungata nei pazienti diabetici (32 mesi) rispetto ai pazienti non diabetici (15,1 mesi).

In particolare, i risultati dell’analisi per sottogruppi rilevava una PFS significativamente superiore nei pazienti diabetici riceventi metformina (44,2 mesi), rispetto ai pazienti trattati con insulina o dieta (20,8 mesi), i quali registravano una prognosi più simile ai pazienti non diabetici, con una differenza sulla PFS non statisticamente significativa.

Gli autori concludono che, sebbene questo studio possa essere limitato dal disegno retrospettivo dell’analisi, i risultati ottenuti su quest’ampia casistica suggeriscono come l'aggiunta di metformina a un trattamento con everolimus e/o analoghi della somatostatina nei pazienti diabetici affetti da tumori neuroendocrini del pancreas possa fornire un beneficio clinico.

Studi clinici prospettici (MetNET-1 e MetNET-2) sono attualmente in corso presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano per confermare questi risultati preliminari, sia nei pazienti diabetici sia in quelli non diabetici affetti da tumori neuroendocrini.

Pusceddu S, Vernieri C, Di Maio M, et al. Metformin Use Is Associated With Longer Progression-Free Survival of Patients With Diabetes and Pancreatic Neuroendocrine Tumors Receiving Everolimus and/or Somatostatin Analogues. Gastroenterology 2018; 155(2): 479-489.e7

Tratto da: Pharmastar, 03 settembre 2018