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L'ipertensione si scopre (anche) in farmacia

Circa 5.200 persone non sapevano di essere ipertese e lo hanno scoperto partecipando alla prima edizione della campagna di prevenzione ed educazione sanitaria “Abbasso la pressione!”, durante la quale oltre 3.700 farmacie hanno controllato gratuitamente 48.229 cittadini.

È uno dei risultati dell'iniziativa promossa da Federfarma, l'associazione delle farmacie private, in collaborazione con la Siia (Società italiana dell’ipertensione arteriosa), presentati giovedì 27 settembre a Roma in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato, tra gli altri, Silvia Pagliacci, presidente Sunifar (le farmacie rurali aderenti a Federfarma), Claudio Ferri, presidente Siia, Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti, ed Eugenio Leopardi, presidente Utifar, Unione tecnica italiana farmacisti.

Nel corso della campagna, si sono sottoposti alla misurazione della pressione e hanno risposto a un questionario on line predisposto dalla Siia 29.134 donne (60,41% del campione) e 19.095 uomini (39,59%). Le percentuali rispecchiano l’utenza tipo della farmacia, composta soprattutto da donne.

Dai dati elaborati (47.217) emerge che 10.096 persone ignoravano di avere la pressione normale-alta o di essere ipertese. In particolare, delle 24.282 persone che hanno dichiarato di non essere ipertese o di non assumere alcuna terapia per abbassare la pressione, un quinto ha scoperto di avere valori pressori superiori alla norma.

La campagna ha permesso inoltre di valutare i risultati di chi segue una terapia antipertensiva: se si considerano i parametri stabiliti dalle linee guida europee del 2013 risulta ben controllato il 58,8% del campione. Ma prendendo come riferimento le nuove linee guida approvate lo scorso giugno, le persone ben controllate scendono al 38,9%. Circa un terzo (4.240) di chi che risultava ben controllato in base alle linee guida del 2013 è stato riclassificato nella categoria dei pazienti “non ben controllati” dalle linee guida 2018, divenute più stringenti.

«Ancora una volta la capillarità della rete delle farmacie italiane ha permesso di fare prevenzione – commenta Marco Cossolo, presidente di Federfarma - raggiungendo un ragguardevole numero di persone, non solo i soggetti monitorati, ma anche le loro famiglie.”

«Il ruolo della farmacia sta diventando cruciale per la diffusione della prevenzione cardiometabolica sul territorio» sostiene Ferri. «Campagne di tipo informativo ed educazionale come “Abbasso la pressione!” rappresentano – aggiunge - occasioni fondamentali per aumentare la consapevolezza dei cittadini sui rischi cardiovascolari correlati all’ipertensione».

Tratto da: Healthdesk, 03 ottobre 2018