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Colesterolo, in arrivo una nuova terapia per abbassarlo

Dimostrata l’efficacia di un nuovo farmaco contro l’ipercolesterolemia: l'acido bempedoico sarebbe in grado di abbassare i livelli del colesterolo e potrebbe rappresentare una valida alternativa alle statine. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista New England Journal of Medicine dagli scienziati britannici dell’Imperial College London's School of Public Health di Londra, secondo cui il medicinale potrebbe essere utilizzato insieme alle attuali terapie anti-colesterolo per incrementarne l’azione, ma potrebbe anche essere somministrato ai pazienti che sperimentano effetti collaterali in seguito all’assunzione delle statine.

Nel corso della ricerca gli autori hanno testato l'efficacia e la sicurezza dell'acido bempedoico, una molecola capace d’inibire l’enzima ATP-citrato liasi, che l'organismo usa per produrre il colesterolo. L’indagine ha coinvolto 2.230 persone che soffrivano d’ipercolesterolemia, che sono state suddivise in due gruppi: 1.488 hanno ricevuto l'acido bempedoico, mentre le altre 742 un placebo. I partecipanti, che risiedevano nel Regno Unito, in Germania, in Polonia, in Canada e negli Stati Uniti, sono stati sottoposti a regimi terapeutici per la riduzione del colesterolo di diverse intensità per un intero anno. Una piccola percentuale dei volontari era affetta da ipercolesterolemia familiare, una condizione ereditaria che provoca l'aumento dei livelli di colesterolo nel sangue e del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e ictus.

Dopo soli tre mesi di trattamento, i ricercatori hanno scoperto che l'acido bempedoico era in grado di abbassare i livelli di colesterolo Ldl (o cattivo) nel sangue dei pazienti in media del 18,1%. Inoltre, la terapia era efficace indipendentemente dall'intensità del trattamento ricevuto dal paziente. Gli scienziati hanno osservato che il farmaco era ben tollerato dai pazienti: anche se era associato all’aumento dell'incidenza della gotta - a causa di lievi incrementi dei livelli di acido urico nel sangue -, non determinava la crescita dell'incidenza di gravi condizioni di salute.

“Sappiamo che diminuire i livelli di colesterolo è fondamentale per ridurre il rischio di infarto e ictus, soprattutto nei casi in cui sia già presente una cardiopatia – osserva Kausik K. Ray, che ha diretto la sperimentazione -. Il nostro studio dimostra che l'acido bempedoico potrebbe essere aggiunto all'arsenale dei trattamenti per abbassare il colesterolo disponibili per i pazienti. La nuova classe di farmaci potrebbe essere somministrata ai pazienti che stanno già assumendo le statine, per aiutarli ad abbassare i livelli di colesterolo e quindi potenzialmente a ridurre il loro rischio di subire infarti e ictus”.

Tratto da: Il Sole 24 Ore, Nadia Comerci, 19 marzo 2019