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Diabete di tipo 1, buoni risultati sulla glicemia da nuova molecola orale sperimentale

Negli gli adulti con diabete di tipo 1, un nuovo farmaco sperimentale attivo per via orale in monosomministrazione giornaliera in aggiunta alla terapia insulinica ottimizzata ha dimostrato di ridurre l'emoglobina glicata rispetto al placebo durante uno studio di fase II della durata di 12 settimane, secondo quanto comunicato da vTv Therapeutics, la compagnia biotech con sede in North Carolina che sta sviluppando il nuovo agente.

Annunciando i risultati dello studio di fase II Simplici-T1, i ricercatori hanno affermato che il nuovo agente sperimentale TTP399 era associato a una riduzione sottratta dal placebo dell'emoglobina glicata (HbA1c) dello 0,32% a 12 settimane, rispetto al placebo. TTP399 è un nuovo agente sperimentale che attiva selettivamente la glucochinasi epatica, un regolatore chiave del metabolismo del glucosio, aumentando così l'utilizzo del glucosio e riducendo di conseguenza la glicemia.

«Sono necessari ulteriori studi per definire il ruolo di TTP399 nella gestione del diabete di tipo 1» ha dichiarato il ricercatore principale dello studio John Buse, direttore del North Carolina Translational and Clinical Sciences Institute. «Sia che possa comportare benefici moderati in tutti i pazienti o grandi benefici in particolari sottogruppi, è comunque un'area di grande interesse. Stiamo facendo diverse analisi per comprenderlo meglio».

Lo studio Simplici-T1

Si tratta di un trial di fase II adattivo randomizzato, in doppio cieco, che ha valutato la sicurezza e l'efficacia di TTP399 in aggiunta alla terapia insulinica negli adulti con diabete di tipo 1. L'endpoint primario era la variazione della HbA1c alla settimana 12.

Lo studio è stato condotto in due fasi con lo stesso protocollo: nella prima fase i ricercatori hanno arruolato 19 partecipanti usando la terapia con pompa per insulina e un sistema di monitoraggio continuo del glucosio, mentre nella seconda hanno arruolato 85 partecipanti utilizzando una pompa insulinica o le iniezioni multiple giornaliere.

Riduzione significativa dell’emoglobina glicata

Per valutare gli effetti di 800 mg di TTP399 negli 85 adulti, i ricercatori hanno utilizzato due approcci statistici. L'analisi primaria ha valutato l'effetto sulla HbA1c indipendentemente dall'aderenza al trattamento o da eventuali notevoli cambiamenti nella somministrazione di insulina. In base a questa analisi lo studio ha raggiunto il suo obiettivo principale dimostrando per TTP399 una riduzione della HbA1c rispetto al placebo alla settimana 12 (p=0,03).

Per eliminare la possibilità che la riduzione dell'HbA1c dipendesse da un eccesso di somministrazione di insulina (3 U al giorno), i ricercatori hanno condotto una seconda analisi, la quale ha rivelato che i pazienti sottoposti alla nuova molecola hanno ottenuto una riduzione sottratta dal placebo della HbA1c dello 0,32% (p=0,001), dal momento che TTP399 ha comportato una riduzione media dello 0,21%, mentre il placebo un aumento dello 0,11%. L'emoglobina glicata media al basale era del 7,6% dopo il periodo di ottimizzazione dell'insulina.

Il farmaco è risultato ben tollerato, senza differenze tra i gruppi riguardo agli eventi avversi emergenti dal trattamento tanto in generale quanto dopo la stratificazione in base agli organi. Non è stata rilevata chetoacidosi diabetica in entrambi i gruppi, nessuna grave ipoglicemia nel gruppo trattato e una nel gruppo placebo.

Miglior controllo del glucosio

I partecipanti trattati con TTP399 hanno evidenziato meno episodi ipoglicemici sintomatici rispetto a quelli assegnati al placebo (2 vs. 8).

Il tempo giornaliero trascorso nell'intervallo raccomandato di glucosio è migliorato di circa 2 ore tra i pazienti sottoposti a TTP399 rispetto al placebo (p=0,03). Quelli trattati con il farmaco attivo hanno anche ridotto la loro dose giornaliera totale di insulina in bolo durante il pasto di una media dell'11% rispetto al basale (p=0,02), mentre quelli assegnati al placebo hanno avuto una riduzione media solo del 3% rispetto al basale.

«Lo sviluppo di una terapia sicura ed efficace in grado di migliorare il controllo del glucosio è un passo fondamentale verso l'eliminazione delle pericolose oscillazioni glicemiche associate al diabete di tipo 1» ha affermato Sanjoy Dutta, vice presidente della ricerca presso la Juvenile Diabetes Research Foundation (JDRF). «I risultati dello studio Simplici-T1 indicano che TTP339 è un'opzione di trattamento orale promettente per aiutare le persone con diabete di tipo 1 a mantenere i loro livelli di HbA1c entro un intervallo sano e a rimanere in un intervallo di glucosio desiderabile per la maggior parte della giornata, semplificando al contempo gestione quotidiana della malattia».

Un trial registrativo entro l’anno

«In linea con quanto stabilito dalla Fda, un miglioramento dello 0,3% della HbA1c è considerato clinicamente significativo e questo, insieme alla popolazione ben controllata di pazienti e ai favorevoli dati di sicurezza emersi dai nostri studi clinici fino a oggi, fornisce una solida base per portare avanti questo programma» ha detto il Ceo di vTv Therapeutics Steve Holcombe.

Nel 2019 la Commissione europea ha approvato due agenti orali da utilizzare come coadiuvanti dell'insulina per gli adulti con diabete di tipo 1, ossia dapagliflozin, un inibitore SGLT2 precedentemente approvato per il diabete di tipo 2 e sotagliflozin, il primo inibitore SGLT1/SGLT2. Invece la Fda si è dimostrata riluttante ad accettare queste opzioni di non insuliniche, dal momento che ha respinto sotagliflozin e ha rifiutato di estendere l'indicazione per dapagliflozin per l'uso nel diabete di tipo 1. Holcombe ha dichiarato che la società prevede di collaborare con la Fda per sviluppare un percorso per TTP399 e avviare uno studio registrativo entro l’anno.

Tratto da: Pharmastar, Davide Cavaleri, 19 febbraio 2020