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Diabete, scienziati scoprono che una proteina del grasso č collegata a maggior rischio

Collaborando con i colleghi dell’Università di Lund, un team di ricercatori dell’Università di Göteborg ha scoperto che livelli più alti della proteina galectina-1 possono essere collegati ad un aumento del rischio di incorrere nel diabete di tipo 2 vari anni dopo il rilevamento. Tuttavia i ricercatori hanno scoperto un’altra cosa interessante: i livelli di questa proteina nei reni di pazienti con diabete di tipo 2 con rischio alto di nefropatia diabetica sono invece collegati ad un effetto protettivo nei confronti dei reni. Lo studio dettagliato è stato pubblicato sulla rivista Diabetologia dove disponibile in forma completa.

Galectina-1

La galectina-1 è una proteina che viene espressa nelle cellule adipose e in altre cellule. Ha un ruolo nella regolazione dell’infiammazione oltre che in vari compiti delle stesse cellule adipose. Già cinque anni fa lo stesso team di ricercatori aveva suggerito che questa proteina poteva avere un ruolo nei meccanismi fisiopatologici, all’interno dello stesso tessuto adiposo, per quanto riguarda lo sviluppo del diabete di tipo 2. In seguito gli stessi ricercatori hanno mostrato che la proteina galectina-1 può essere collegato a livelli più alti di insulina nel sangue (dato scoperto in uno studio con 1000 partecipanti).

I dati

Ora, con questo nuovo studio, i ricercatori praticamente confermano che questa proteina ha un ruolo importante nello sviluppo del diabete di tipo 2. In questo caso i ricercatori hanno usato i dati di più di 4000 partecipanti con un’età media di 57,6 anni, dati relativi alle analisi del sangue raccolti tra il 1991 e il 1994. Tra i dati c’erano anche le misurazioni dei livelli di galectina-1 effettuate tramite campioni di sangue. I pazienti venivano seguiti per una media di 18 anni.

I risultati

I risultati suggerivano agli autori che la galectina-1 poteva essere collegata al diabete e che, anzi, potrebbe diventare un nuovo marcatore per capire chi sono i soggetti a correre un rischio maggiore di sviluppare la malattia.

“Questo è un pezzo importante del puzzle nel campo della ricerca sul perché l’obesità è un fattore di rischio così grande per la malattia”, spiegano i ricercatori.

La seconda scoperta: l’effetto protettivo sui reni

Inoltre i ricercatori hanno effettuato una seconda scoperta tramite analisi di associazioni genetiche: i livelli più alti di galectina-1 potevano invece offrire un certo livello di protezione nei confronti dei danni renali.

Ciò avveniva per un particolare gruppo di pazienti diabetici: quello con diabete insulino-resistente grave, con eccesso di peso grave e con insulino-resistenza e ad alto rischio di nefropatia diabetica. In questi pazienti la galectina-1 sembra essere collegata alla funzione renale e sembra avere effetti profilattici nei confronti dell’insufficienza renale: “Questo mette sul tavolo un nuovo candidato che dovrebbe essere studiato come un potenziale obiettivo per lo sviluppo di futuri prodotti farmaceutici”, spiegano ancora i ricercatori.

Tratto da: notiziescientifiche.it, 09 novembre 2021