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Il glucosio può rafforzare i vasi sanguigni

Possibili nuove strade per combattere diabete e arteriosclerosi

Un team di Ricercatori dell’Università di Padova, in collaborazione con colleghi dell’Università degli Studi di Milano e dell’Università di Edimburgo, hanno scoperto un meccanismo metabolico che ha un ruolo fondamentale nel rafforzamento dei vasi sanguigni e apre nuove possibili strade per sconfiggere il diabete e l’arteriosclerosi.

Diabete e arteriosclerosi, due patologie spesso associate

Il diabete e l’arteriosclerosi, pur avendo caratteristiche differenti, spesso si presentano nello stesso paziente e sono tra le principali problematiche per la salute pubblica nel nostro Paese.

Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dall’aumento nel sangue dei livelli di glucosio (iperglicemia) e rappresenta una delle sfide della medicina moderna essendo in costante e rapida crescita nel mondo occidentale (spesso associato anche all’obesità nel caso del diabete tipo 2) passando in pochi anni in Italia da un’incidenza nella popolazione del 3,8% al 5,8%. L’arteriosclerosi è una patologia che provoca l’ispessimento e la perdita di elasticità della parete arteriosa dei vasi sanguigni. L’aterosclerosi rappresenta una delle più importanti cause di morte e di disabilità in Europa e nel mondo.

“Entrambe le patologie infatti riguardano la comunicazione e le alterazioni metaboliche a carico delle cellule che compongono i vasi sanguigni – spiega il prof Massimo Santoro, ultimo autore dello studio -, cioè cellule endoteliali e cellule della muscolatura liscia.  La nostra ricerca ha evidenziato come il metabolismo del glucosio serva a controllare da un lato l’elasticità delle pareti delle arterie, dall’altro la tonicità delle stesse”.

Glucosio: scoperto il meccanismo che rafforza i vasi sanguigni

In sintesi, il glucosio viene utilizzato anche per produrre elastina (proteina che garantisce elasticità e possibilità di deformarsi quando sottoposta a tensioni meccaniche) che viene secreta intorno ai vasi sanguigni e che a sua volta attrae le cellule della muscolatura liscia. Questo meccanismo fisiologicamente va a rafforzare la struttura del vaso. Aggiunge il Prof. Santoro – “Sarebbe quindi importante capire se in condizioni patologiche di eccesso di glucosio nel sangue come nel caso dei soggetti con diabete esiste un maggior rischio aterosclerotico dovuto ad un aumento di rigidità arteriosa”.

Una partnership che apre la strada allo screening di nuovi farmaci

Lo studio “Oxidative pentose phosphate pathway controls vascular mural cell coverage by regulating extracellular matrix composition” – pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale «Nature Metabolism» – è stato condotto dal gruppo di ricerca del prof. Massimo Santoro, direttore del Laboratorio di Angiogenesi e metabolismo dei tumori dell’Università di Padova, in collaborazione con colleghi dell’Università degli Studi di Milano e dell’Università di Edimburgo.

Questa scoperta fornisce le conoscenze per decifrare ulteriormente le cause di malattie metaboliche e genetiche associate ad alterazioni a livello dei vasi sanguigni, tra le quali diabete e arteriosclerosi, aprendo la possibilità allo screening di farmaci che migliorino la fitness metabolica delle cellule endoteliali (cellule che formano l’endotelio ovvero il tessuto che riveste la superficie interna della parete di vasi sanguigni, vasi linfatici e cuore) e delle cellule murali (costituite da cellule del tessuto connettivo e cellule muscolari lisce vascolari nei vasi sanguigni che consentono di rispondere ai cambiamenti nel volume e nella pressione del sangue).

Reference

Nicola Facchinello, Matteo Astone, Matteo Audano, Roxana E. Oberkersch, Marianna Spizzotin, Enrica Calura, Madalena Marques, Mihaela Crisan, Nico Mitro & Massimo M. Santoro – Oxidative pentose phosphate pathway controls vascular mural cell coverage by regulating extracellular matrix composition. Nature Metabolism volume 4, pages123–140 (2022)

Tratto da: diabete.com, 02 febbraio 2022