5permille
5x1000
A te non costa nulla, per noi č importante!
C.F. 98152160176

Anche il prediabete fa male agli occhi. Il danno al nervo corneale comincia prima del diabete

Già prima della diagnosi di diabete, quando i valori della glicemia sono più alti della norma ma non hanno ancora raggiunto i livelli della malattia conclamata, il nervo della cornea comincia a venire danneggiato. Significa che un controllo precoce della glicemia può salvare la vista.

Il danno agli occhi del diabete arriva prima del diabete. Già nella fase di pre-diabete i livelli elevati di glucosio possono mettere a rischio la vista iniziando a lesionare il nervo corneale. Lo ha dimostrato uno studio olandese presentato al meeting del European Association for the Study of Diabetes. Secondo i ricercatori il pre-diabete aggiunge al nervo corneale di 10 anni di vita, mentre il diabete conclamato ne aggiunge 17. I ricercatori hanno raccolto i dati dal Maastricht Study, un ampio studio sull’eziologia, le caratteristiche e i fattori di rischio del diabete 2 condotto su 10mila persone. Gli scienziati hanno selezionato 3.471 individui tra i 40 e i 75 anni (età media 59 anni, metà uomini) e li hanno divisi in tre gruppi: del primo gruppo facevano parte le persone con un metabolismo normale del glucosio, nel secondo gruppo rientravano coloro che presentavano segnali di pre-diabete mentre il terzo gruppo era formato da persone con una diagnosi conclamata di diabete 2. La suddivisione è stata effettuata in base ai risultati della misurazione della glicemia a digiuno e dopo due ore da carico di glucosio, seguendo i criteri dell’Oms. Tra i partecipanti allo studio il 21 per cento aveva il diabete di tipo 2 e il 14,7 per cento aveva il pre-diabete.

I ricercatori hanno analizzato il danno al nervo corneale ricorrendo alla microscopia confocale corneale, lo strumento che funziona scansionando i nervi corneali situati nel plesso sottobasale e che valuta la struttura dei nervi come la densità dei piccoli rami che innervano la cornea, la densità e la lunghezza delle fibre. Questi tipo di esame è è meno complicato, più preciso, meno costoso e meno invasivo rispetto ad altri sistemi per misurare il danno nervoso associato al diabete in tutto il corpo come la risonanza magnetica.

Ebbene, anche nel gruppo con il pre-diabete  è stato osservato un danno al nervo corneale. «Ciò significa che il danno al nervo corneale è un processo che inizia prima dell'inizio del diabete di tipo 2», ha detto Sara Mokhtar, del Maastricht University Medical Center a capo del team che ha condotto lo studio.

Gli autori dello studio sottolineano l’importanza della prevenzione. Una correzione precoce dell’iperglicemia può rallentare o addirittura invertire il processo che danneggia progressivamente il nervo corneale.

Come il diabete, anche il prediabete si misura con vari test per calcolare i livelli di zucchero nel sangue: l’emoglobina glicata A1C, che si riferisce alla media dello zucchero nel sangue negli ultimi 2-3 mesi,; la glicemia a digiuno da almeno 8 ore, il carico orale di glucosio, dopo aver ingerito una bevanda dolce fornita dal medico (prediabete 140-199 mg/). Secondo le indicazioni dell’'American Diabetes Association la condizione di prediabete si ha in corrispondenza di valori di  l’emoglobina glicata tra 5,7 e 6,4 per cento, di glicemia di 100-125 mg/dl, di carico di glucosio tra 140-199 mg/dl.

Tratto da: Healthdesk, 26 settembre 2022