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Quali sono le cause dell’insorgenza della retinopatia diabetica in pazienti affetti da diabete mellito?

Uno studio pubblicato sull’American Journal of Pathology spiega come la mitofagia riesca ad arginare i danni retinici causati dall’iperglicemia, ma conferma, anche, come piccoli cambiamenti nel processo siano alla base dell’insorgenza della malattia.

I pazienti affetti da diabete mellito hanno una grande probabilità di sviluppare la retinopatia diabetica, una delle principali cause di cecità negli individui in età lavorativa.

La RD si sviluppa dopo molto tempo dalla diagnosi di diabete, in alcuni casi anche dopo 50 anni che si è affetti dalla patologia.

PERCHÉ CIÒ ACCADE?

Secondo una ricerca pubblicata sull’American Journal of Pathology, ciò avviene grazie all’azione del sistema endogeno che protegge le cellule endoteliali della retina dagli effetti dell’iperglicemia; infatti, è il degrado di tale sistema protettivo che rende possibile lo sviluppo della retinopatia diabetica.

Andrius Kazlauskas, PhD, Departments of Ophthalmology and Visual Sciences and Physiology and Biophysics, University of Illinois at Chicago, ricercatore a capo dello studio afferma:

 “Molto spesso si crede che la retinopatia diabetica si sviluppi subito dopo l’insorgenza del diabete, eppure non è così. Nonostante le due patologie siano correlate, nessuno ha mai indagato il motivo alla base del ritardo dell’insorgenza”.

I ricercatori, durante l’esperimento, hanno esposto delle cellule endoteliali retiniche in due terreni di coltura cellulare: uno contenente glucosio in quantità normale e l’altro, invece, in quantità nettamente superiore alla norma.

Inaspettatamente, si è visto come l’esposizione prolungata agli alti livelli di glucosio fosse benefica e non dannosa: dopo un giorno la salute delle cellule risultava essere diminuita, ma, grazie all’esposizione prolungata, esse sono state in grado di acquisire nel tempo resistenza all’infiammazione e alla morte.

L’adattamento è avvenuto grazia all’azione della mitofagia, ossia il processo grazie al quale le cellule rimuovono i mitocondri danneggiati.

L’interferenza con le naturali dinamiche mitocondriali ha compromesso, però, la capacità delle cellule di sopportare alti livelli di glucosio, aumentandone la suscettibilità alla morte cellulare.

“Il ruolo avvincente che la disfunzione mitocondriale ha avuto nello sviluppo della retinopatia diabetica supporta la nostra ipotesi centrale che vede il processo di adattamento mitocondriale strettamente correlato all’iperglicemia (HIMA). Riteniamo, per tale motivo, che piccoli sbalzi di HIMA pongano le basi per l’avanzamento della retinopatia diabetica” continua il Dott. Kazlauskas “questa scoperta suggerisce che lo sviluppo della patologia sia dovuta a delle piccole modifiche nell’equilibrio della mitofagia durante il corso del diabete”.

Un meccanismo protettivo, quindi, che non deve far abbassare la guardia ma, anzi, ci conferma i danni a lungo termine del diabete sulla vista e induce a prevenire, nella dieta e nello stile di vita, comportamenti dannosi i cui effetti, nonostante i meccanismi di difesa del corpo, si faranno sentire ad anni di distanza.

Tratto da: IAPB, 21 dicembre 2022