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Terapia dell'obesitā, disponibile in Italia farmaco innovativo. Aifa autorizza tirzepatide

L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha autorizzato l'immissione in commercio (AIC) di tirzepatide indicato per il trattamento dell'obesità, del sovrappeso in presenza di almeno una comorbidità, e del diabete tipo 2.

In Italia è da ora disponibile su prescrizione medica il farmaco tirzepatide indicato per il trattamento dell'obesità, del sovrappeso in presenza di almeno una comorbidità, e del diabete tipo 2. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha infatti autorizzato l'immissione in commercio (AIC) come segnala una nota di Lilly, e al momento proseguono le interlocuzioni per rendere disponibile il farmaco a carico del SSN.

I risultati clinici: riduzione dell’obesità e del rischio di diabete

Tirzepatide è il primo trattamento facente parte di una nuova classe terapeutica che attiva sia i recettori ormonali del GIP (polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente) sia quelli del GLP-1, (peptide glucagone-simile-1). Legando entrambi i recettori, tirzepatide aumenta la secrezione d’insulina a livello pancreatico, la sensibilità insulinica e riduce l’assunzione di cibo.

Ma ciò che differenzia tirzepatide è l’agonismo recettoriale del GIP, che agisce su meccanismi correlati al peso: ha azioni benefiche a livello del tessuto adiposo, riduce l’introito calorico e il senso di nausea.

La terapia si somministra una volta a settimana e negli studi clinici il trattamento, spiega la nota, ha ottenuto una riduzione di peso significativa sia nei pazienti adulti con obesità sia in quelli con sovrappeso con almeno una comorbidità ad esso correlata, oltre ad aver dimostrato risultati importanti nel controllo glicemico negli adulti con diabete tipo 2.

In particolare, nella sperimentazione di fase 3 che ha riguardato persone con obesità o sovrappeso, e almeno una comorbidità correlata al peso che non fosse diabete tipo 2, l’assunzione del farmaco (con dosaggio di 5 mg) ha portato a una perdita di peso del 16% a 72 settimane. Perdita di peso che, per dosi più elevate (15 mg) nella fase di mantenimento arriva oggi al 22%.

Negli studi del programma con persone con diabete di tipo 2 hanno mostrato che il farmaco riesce a ridurre l’emoglobina glicata e il peso. Per il diabete, precisano dall’azienda, il farmaco può essere utilizzato sia come monoterapia quando è inappropriata la metformina (in caso di intolleranza o controindicazioni) o insieme ad altri farmaci.

Inoltre, sono stati resi noti i risultati relativi all’impiego del farmaco per la prevenzione del diabete: oltre alla perdita di peso, il tirzepatide assunto per tre anni ha mostrato di poter ridurre del 94% il rischio di diabete di tipo 2, rischio che si riduceva dell’88% quando i pazienti smettevano il trattamento (come osservato nel follow-up, limitato a circa tre mesi).

Nuova fase nel trattamento dell’obesità: cambia il paradigma farmacologico

“Oggi stiamo finalmente entrando in una nuova fase nel trattamento dell’obesità, con un nuovo paradigma farmacologico che ci permetterà non solo di fornire risposte a bisogni assistenziali finora largamente insoddisfatti, restituendo tempo e qualità di vita ai pazienti, ma anche di prevenire nel lungo termine le numerose patologie associate e di ridurne l’impatto oggi drammatico - ha commentato Rocco Barazzoni, Presidente della SIO, Società Italiana di Obesità, ricordando come l’obesità resti una condizione molto complessa da affrontare, complici “carenze culturali e assistenziali importanti, dovute alla sua multifattorialità, al suo decorso cronico e progressivo, alle molte complicanze cliniche associate e, in ultima analisi, alla difficoltà nell'ottenere risultati duraturi nella riduzione del peso corporeo.”

"Tirzepatide è un nuovo, fondamentale capitolo dell'impegno di Lilly  nell'area metabolica: un impegno che nell'arco di quasi 100 anni, a  partire dalla prima insulina commerciale al mondo, si è tradotto in  innovazioni decisive per spostare sempre più in avanti la frontiera  della qualità di vita per i pazienti - dichiara Elias Khalil,  presidente e amministratore delegato Lilly Italy hub - A partire dalla ricerca e dal know-how in quest'area, oggi ampliamo la portata delle  nostre innovazioni rendendo disponibile una molecola che ridefinisce  anche il trattamento dell'obesità ed ha il potenziale di migliorare la vita di moltissime persone che vivono con questa malattia cronica e  progressiva che è associata ad alcune delle principali cause di morte, tra cui patologie cardiache, cancro, ictus e diabete".

Tratto da: Farmacista33, 09 ottobre 2024