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Obesitā: donne stabili uomini piu' pesanti

 

Da un'indagine 3 adulti su 10 sono in sovrappeso
Roma - La donna più consapevole del proprio fisico; gli uomini sempre più schiavi del proprio lavoro. Forse con questa motivazione alla base, il gentilsesso vince, al momento, la gara 'della bilancia'. Largamente più grasse degli uomini all'inizio del secolo, negli anni non sono certo dimagrite, ma nemmeno aumentate di peso. "E questo è già un dato positivo", commenta Giuseppe Fatati, coordinatore del progetto 'Obesity day' presentato questa mattina a Roma. Gli uomini, invece, sono crollati: "Gli obesi - spiega il professor Fatati, che è anche presidente dell'associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI) - erano 19 su 100 all'inizio del secolo, molto al di sotto delle coetanee che arrivavano al 24%. Oggi la situazione è ribaltata: mentre le signore (dai 35 ai 74 anni), sono ferme a quota 24, quindi non sono dimagrite ma neanche cresciute di peso, gli uomini (della stessa età), sono schizzati a quota 25, uno su quattro. In dieci anni hanno recuperato e addirittura superato il gap", continua l'esperto, illustrando i dati di un'indagine dell'Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare inseriti nel progetto 'Cuore’ dell'ISS. Prendendo in considerazione tutta la popolazione, la situazione non è certo più tranquillizzante: "1 in italiano adulto su 10 risulta obeso, 3 su 10 sono in sovrappeso", afferma il professor Fatati. Sufficiente qualche conto per 'fotografare' delle cifre preoccupanti: sono 4 milioni e 700, in pratica come se tutti gli abitanti di Roma, Milano, Bari e Bologna, dai neonati ai centenari, vestissero la taglia extra large. Come se l'Irlanda intera fosse obesa. In sovrappeso il 32% della popolazione adulta; tra tutti coloro 'non proprio in forma', il 27% non ha mai fatto una dieta ed il 22% di chi lo ha fatto ha seguito un 'fai da tè o si è affidato ad Internet. Il 10 e l'11 ottobre torna l''Obesity day', giunto alla decima edizione, "e gli esperti saranno a disposizione per consigli ed informazioni gratuite, un'occasione da non perdere - invitata Fatati - per chi è in guerra con la bilancia, con un'attenzione particolare rivolta ai genitori. Quest'anno lo slogan è 'Prendiamoci cura di tè - prosegue il coordinatore del progetto - vogliamo farci carico del soggetto in difficoltà. Poi porremo il problema dei diritti dell'obeso, penalizzato in casa, sul lavoro nell'assistenza e gli spostamenti. Inoltre, sul piano istituzionale - conclude Fatati - chiederemo che venga predisposta una legge mirata all'obesità, come è stato fatto per altre emergenze". Per conoscere i centri che aderiscono all'iniziativa, si può visitare il sito www.obesityday.org.
Tratto da: AGI, 05 ottobre 2010