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Svelato il legame tra Covid e diabete

L’infiammazione “esaurisce” le cellule che producono insulina

Uno studio italiano dimostra che i pazienti con infezione da SARS-CoV2 hanno alterazioni del controllo glicemico che persistono anche dopo la guarigione dal Covid.

Da mesi, medici e ricercatori in tutto il mondo avvertono delle conseguenze a lungo termine di Covid-19 e di come una fetta di pazienti, non soltanto fatichi a smaltire i sintomi della malattia dopo settimane ma, in alcuni casi si ritrovi a fare i conti con malattie di cui mai aveva sofferto prima: insufficienza respiratoria, problemi del ritmo cardiaco, amnesia, diabete, ansia, affaticamento.

Ora, uno studio condotto da ricercatori del Centro di Ricerca Pediatrica Romeo ed Enrica Invernizzi dell'Università Statale di Milano e dell'Ospedale Sacco di Milano, in collaborazione con i ricercatori del Boston Children’s Hospital, potrebbe far luce sui meccanismi che portano allo sviluppo di almeno una di queste patologie: il diabete.

Lo studio, pubblicato su Nature Metabolism, ha dimostrato che i pazienti con infezione da SARS-CoV2 hanno alterazioni del controllo glicemico che persistono anche dopo la guarigione dal Covid.

«Questo è il primo studio a dimostrare che SARS-CoV-2 induce insulino resistenza e deteriora la normale funzionalità β-cellulare. Queste alterazioni possono portare ad iperglicemia franca che  persiste anche nella fase post-acuta», spiega Paolo Fiorina, professore associato di Endocrinologia, direttore del Centro Internazionale per il Diabete Tipo 1 al Centro di Ricerca Pediatrica Romeo ed Enrica Invernizzi e direttore dell’Unità di Endocrinologia della ASST Fatebenefratelli-Sacco, «In particolare la comprensione profonda dei meccanismi della malattia potrà facilitare la ricerca di nuove strategie terapeutiche per questa malattia devastante che ha un impatto così importante sulla nostra comunità».

«Queste nuove evidenze hanno rivelato come si sviluppa il diabete correlato al COVID-19 e possono aiutare a scoprire il possibile meccanismo della malattia»; aggiunge Massimo Galli, direttore di Malattie Infettive all’Ospedale Sacco, Università Statale di Milano.

I ricercatori sono ora al lavoro per comprendere in che modo il virus SARS-CoV-2 faccia saltare il controllo glicemico.

L’ipotesi più probabile è che il forte stato infiammatorio innescato dall’infezione dia il via a un processo di “esaurimento” delle cellule beta.

«I nostri risultati hanno confermato l’associazione di Covid-19 con una alterazione complessiva del profilo glicemico al monitoraggio continuo della glicemia, del profilo ormonale e del profilo citochinico nei pazienti con Covid-19, che persiste anche molto tempo dopo l’insorgenza dei sintomi. Infatti, abbiamo riportato alterazioni glicometaboliche simili nei pazienti con infezione acuta e dopo remissione dal Covid-19», continua Fiorina.

Tratto da: Healthdesk, 27 maggio 2021