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Legumi e cereali integrali: il potassio aiuta a controllare la pressione e proteggere cuore e cervello

Mangiare regolarmente cibi ricchi di potassio aiuterebbe a ridurre il rischio di infarto ed ictus, grazie all’azione di controllo dell’ipertensione. L’effetto protettivo sarebbe particolarmente significativo per le donne.

Gli esperti dei Paesi Bassi consigliano di consumare regolarmente banane, avocado e salmone. Ottimo. Aggiungiamo che per chi ama i piatti di casa nostra, meglio mettere nel piatto legumi secchi e cereali integrali, in fresche insalate estive, ricordando di fare in modo che assorbano bene l'acqua di cottura per non perdere il potassio disponibile. E poi, piccoli snack con frutta secca e la classica salsa di pomodoro. In ogni caso, meglio sempre consumare cibi freschi e non conservati.

Il potassio contrasta l'eccesso di sale

L'obiettivo è semplice: offrire potassio all'organismo. Con questa alimentazione, anche se si si tende ad esagerare con il sale si potrebbero controbilanciare meglio contrastare gli eccessi di sodio legati al troppo sale ed al conseguente rischio di ipertensione, infarti ed ictus. A sancire questa realtà, cifre alla mano, è un originale studio coordinato da Liffert Vogt dell'Amsterdam University Medical Centers, pubblicato su European Heart Journal, rivista della Società Europea di Cardiologia (Esc). La ricerca mostra chiaramente come quando si consumano regolarmente alimenti ricchi in potassio le diete sono risultate associate ad una pressione media più bassa, con un impatto particolarmente significativo nelle donne con un'elevata assunzione di sale.

E protegge da infarti ed ictus

Sappiamo da tempo che limitare il sale, facendo attenzione anche a quello nascosto negli alimenti che "pesa" nel bilancio totale, è una strategia fondamentale per il controllo dell'ipertensione e di conseguenza limitare i rischi di infarto ed ictus. Ma forse, oltre a puntare sulla riduzione dell'introito di cloruro di sodio, sarebbe importante fare in modo che la dieta possa "antagonizzare" l'eventuale surplus salino, grazie ad un'alimentazione che comprenda cibi ricchi in potassio. Secondo Vogt infatti "i consigli si sono concentrati sulla limitazione dell'assunzione di sale, ma questo è difficile da ottenere quando le nostre diete includono alimenti trasformati. Il potassio aiuta il corpo a espellere più sodio nelle urine. Nel nostro studio, il potassio nella dieta è stato collegato ai maggiori guadagni di salute nelle donne".

Lo studio su dati britannici

L'indagine ha preso in esame le informazioni relative a quasi 25.000 persone (11.267 uomini e 13.696 donne) dello studio EPIC-Norfolk, che ha reclutato tra il 1993 e il 1997 persone di età compresa tra 40 e 79 anni provenienti da studi medici generici a Norfolk nel Regno Unito. L'età media al momento del reclutamento era di poco inferiore ai 60 anni. È stato completato un questionario sulle abitudini di vita, è stata misurata la pressione sanguigna ed è stato raccolto un campione di urina. Sono stati utilizzati sodio e potassio urinari per stimare l'assunzione con la dieta. I partecipanti sono stati divisi in terzili in base all'assunzione di sodio (basso/medio/alto) e di potassio (basso/medio/alto).

Quanto pesa il potassio per la donna

Gli studiosi hanno analizzato l'associazione tra assunzione di potassio e pressione sanguigna dopo aver aggiustato per età, sesso e assunzione di sodio. Il consumo di potassio (in grammi al giorno) è risultato associato ai valori pressori nelle donne: più sale l'assunzione, più tende a calare la pressione.

Quando l'associazione è stata analizzata in base all'assunzione di sodio (basso/medio/alto), la relazione tra potassio e pressione sanguigna è stata osservata solo nelle donne con un elevato apporto di sodio, dove ogni grammo di aumento giornaliero di potassio era associato a un abbassamento sistolico di 2,4 millimetri di mercurio di pressione. Negli uomini, questa associazione non è stata osservata.

Come cala il rischio

Più della metà dei soggetti inseriti nello studio, in circa vent'anni dalla prima visita, ha avuto un ricovero per malattie cardiovascolari o è deceduto per problemi circolatori. Analizzando l'associazione tra assunzione di potassio ed eventi cardiovascolari, chi assumeva maggior quantità di potassio aveva un rischio di eventi cardiovascolari inferiore del 13% rispetto a chi ne introitava meno.

Il potassio protegge a prescindere dal sale consumato

Considerando separamente uomini e donne, le corrispondenti riduzioni del rischio sono state rispettivamente del 7% e dell'11%. Il tutto, va detto considerando che la quantità di sale assunto con la dieta non ha interagito nella relazione tra potassio ed eventi cardiovascolari negli uomini o nelle donne. Come a dire che il potassio protegge a prescindere da quanto sale si consumi.

Più benefici per le donne

Conclusione di Vogt: "I risultati suggeriscono che il potassio aiuta a preservare la salute del cuore, ma che le donne ne traggono maggiori benefici rispetto agli uomini. La relazione tra potassio ed eventi cardiovascolari era la stessa indipendentemente dall'assunzione di sale, suggerendo che il potassio ha altri modi per proteggere il cuore oltre ad aumentare l'escrezione di sodio". Insomma: per preservare la circolazione facciamo attenzione a tavola. E ricordiamo che l'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda che gli adulti consumino almeno 3,5 grammi di potassio e meno di 2 grammi di sodio (5 grammi di sale) al giorno.

Tratto da: La Repubblica Salute, Federico Mereta, 25 luglio 2022