5permille
5x1000
A te non costa nulla, per noi č importante!
C.F. 98152160176

Prime linee guida di chirurgia bariatrica mirata a obesitā e diabete di tipo 2

La chirurgia metabolica - ovvero l'impiego della chirurgia bariatrica mirata al trattamento del diabete di tipo 2 e dell'obesità - dovrebbe essere considerata come un'opzione di trattamento anche in pazienti con obesità lieve, se i livelli di glucosio sono controllati in modo inadeguato. Lo afferma un documento di consenso firmato da un gruppo di esperti internazionali e avallato da numerose organizzazioni e società scientifiche diabetologiche. In questa dichiarazione (che è stata definita “storica” in quanto approvata da 45 organizzazioni mediche) per la prima volta sono stabilite raccomandazioni dettagliate sull'uso della chirurgia nel diabete di tipo 2: esperti di tutto il mondo approvano la chirurgia metabolica come opzione nei pazienti con un indice di massa corporea (Bmi) compreso da 30,0 a 34,9 kg/m2 con iperglicemia non adeguatamente controllata e come terapia raccomandata in pazienti con obesità di grado più grave. Sottolineando che la chirurgia metabolica è potenzialmente costo/efficace in pazienti obesi con diabete di tipo 2, gli autori - coordinati da Francesco Rubino, del King's College London (UK) - scrivono che «la comunità clinica dovrebbe collaborare con le autorità di regolamentazione sanitaria per riconoscere la chirurgia metabolica come intervento appropriato per il diabete di tipo 2 nei pazienti con obesità e per introdurre adeguate politiche di rimborso».

Allo scopo di sviluppare le raccomandazioni sui vantaggi e le limitazioni della chirurgia metabolica, sei organizzazioni internazionali per il diabete - tra cui l'American diabetes association (Ada), l'International diabetes federation (Idf) e Diabetes UK - hanno convocato il 2° Diabetes surgery summit (Dss-II). In vista del meeting il comitato organizzatore ha coinvolto un gruppo multidisciplinare di 48 studiosi internazionali (dei quali il 75% non chirurghi) per condurre una ricerca su Medline relativa a studi pubblicati tra il 2005 e il 2015 su efficacia e sicurezza a breve e lungo termine della chirurgia bariatrica in pazienti con diabete di tipo 2. Ci sono state poi ulteriori incontri tra esperti fino al momento di andare in stampa, quando le raccomandazioni avevano ricevuto l'approvazione anche da molte altre associazioni tra cui l'American association of clinical endocrinologists, l'American college of surgeons, l'European association for the study of obesity, l'European association for the study of diabetes e l'Us endocrine society. La dichiarazione finale del documento raccomanda che le persone che sviluppano diabete di tipo 2 «dovrebbero avere accesso a tutte le opzioni di trattamento efficace» e, dato il suo ruolo nella regolazione del metabolismo, il tratto gastrointestinale è «un obiettivo clinico e biologico significativo per la gestione del diabete di tipo 2».

Si specifica inoltre che vi è «un numero considerevole» di prove in studi a breve e medio termine che dimostrano come la chirurgia metabolica possa «realizzare un eccellente controllo dell'iperglicemia e ridurre i fattori di rischio cardiovascolare». Gli esperti convengono sul fatto che la chirurgia metabolica dovrebbe essere un'opzione consigliata per il trattamento di pazienti chirurgicamente adatti con obesità di classe 3 (definita cioè da un Bmi =/>40 kg/m2) indipendentemente dal livello di controllo glicemico o della complessità dei regimi ipoglicemizzanti, anche perché in questa popolazione la chirurgia offre la risposta terapeutica migliore rispetto a trattamenti medici o a programmi di dieta o esercizio fisico. La dichiarazione raccomanda inoltre la chirurgia metabolica nei pazienti con obesità di classe 2 (Bmi 35,0-39,9 kg/m2) con controllo inadeguato dell'iperglicemia nonostante lo stile di vita e una terapia farmacologica ottimale. Riguardo alle procedure, il bypass gastrico è considerato il metodo con il più favorevole profilo rischio/beneficio «per la maggior parte dei pazienti con diabete di tipo 2». Per la gastrectomia verticale a manica i dati attuali suggeriscono che sia una procedura efficace nel breve e medio termine ma mancano dati a lungo termine. Circa il bendaggio gastrico regolabile in laparoscopia, è considerato «efficace nel migliorare la glicemia» in pazienti con obesità e diabete di tipo 2 ma la procedura risulta «associata a un maggiore rischio di reintervento/revisione rispetto al bypass gastrico a causa di complicazioni correlate alla banda (slittamento, erosione, etc.)». Infine, «anche se l'evidenza clinica suggerisce che la diversione biliopancreatica possa essere la procedura più efficace in termini di controllo glicemico e perdita di peso, l'operazione si associa a un rischio significativo di carenze nutrizionali, rendendo il suo profilo rischio/beneficio meno favorevole di quello delle altre procedure bariatriche nella maggior parte dei pazienti». Pertanto questa procedura «dovrebbe essere considerata solo in pazienti con livelli estremi di obesità (per esempio Bmi>60 kg/m2» concludono gli esperti.

Diabetes Care, 2016;39(6):861-77. doi: 10.2337/dc16-0236.

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27222544

Tratto da: Dpctor33, 26 giugno 2016