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Il buon medico cura anche con le parole

Le frasi rassicuranti del dottore possono alleviare i sintomi nel caso di disturbi di lieve entità

“Lo so è fastidioso, ma presto finirà” . Poche parole dette dal medico con tono rassicurante. È la terapia semplice, economica ed efficace proposta da uno studio pubblicato sul Journal of General Internal Medicine.  Basterebbe una frase di questo tipo, per esempio, per alleviare i fastidiosi sintomi di una reazione allergica. Lo hanno dimostrato i ricercatori della Stanford University con un esperimento che ha coinvolto 76 persone. Ai partecipanti è stata indotta una innocua reazione allergica con una iniezione di istamina capace di provocare gonfiore, arrossamento e prurito.

A intervalli di  3, 9, 12, 15, e 18 minuti successivi alla puntura è stato chiesto loro di valutare in una scala da 0 a 100 il livello di fastidio provato. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi. Il primo gruppo dopo sei minuti dalla puntura riceveva dal medico una rassicurazione del tipo “d’ora in poi la reazione allergica comincerà a diminuire e il rossore e il prurito cominceranno a scomparire”. Il secondo gruppo assisteva all’ingresso del dottore senza però ricevere alcun conforto.

I ricercatori hanno osservato che le rassicurazioni del medico acceleravano in modo significativo  la scomparsa dei sintomi inducendo un sollievo dopo pochi minuti dal breve discorso. I pazienti confortati attribuivano al loro prurito un punteggio di 20,19, mentre chi non aveva ricevuto parole rassicuranti assegnava al proprio fastidio un “voto” peggiore, 29 per l’esattezza. Dall’esperimento è emerso che la differenza nei due gruppi si mantiene nel tempo fino a ridursi con la scomparsa dei sintomi.

Lo studio aggiunge un tassello in più alle conoscenze sul potere terapeutico di interventi non farmacologici. Era già stata dimostrata l’efficacia dell’effetto placebo dovuta al comportamento del medico al momento di prescrivere una cura, ma non era mai stato valutato il potere terapeutico delle sole parole, non accompagnate da alcuna prescrizione.

«Andare dal medico - ha dichiarato Alia Crum, della School of Humanities and Sciences della Stanford University - è in larga misura un’esperienza psicologica. Spesso cerchiamo semplicemente qualcuno che ci rassicuri sul fatto che ciò che proviamo è normale e finirà presto. Ma invece la risposta che spesso riceviamo è fatta di diagnosi complicate, medicine costose e incertezze. Tutto ciò non solo compromette gli aspetti psicologici della guarigione, ma genera atteggiamenti mentali che possono farci sentire peggio».

I ricercatori suggeriscono ai medici di inaugurare il colloquio con il paziente con frasi del tipo “penso che il suo problema si risolverà da solo e sono convinto che si sentirà meglio entro pochi giorni”.

«C’è una crescente consapevolezza - scrivono i ricercatori -  del potere e dell'importanza di questi aspetti psicologi e sociali nell'assistenza sanitaria, quindi speriamo che il sistema cambierà per riflettere e valutare il ricorso a nuove strategie per una buona medicina come fornire rassicurazioni».

Tratto da: Healthdesk, 22 settembre 2018