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Il diabete di tipo 1 non compromette l'intelligenza dei bambini

A parità di impegno, i risultati sono gli stessi dei loro compagni. I bambini con diabete 1 ottengono punteggi perfettamente in linea con quelli previsti per la loro età nei test di calcolo e di lettura.

Non è un risultato scontato quello a cui giunge uno studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association perché finora era rimasto il sospetto che le oscillazioni di glucosio nel sangue potessero influenzare le performance cognitive.

Un gruppo di ricercatori ha analizzato i risultati di test standard di matematica e lettura effettuati da più di 630mila bambini delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Circa 2mila alunni avevano ricevuto una diagnosi di diabete 1. Ebbene, guardando i risultati dei test non è possibile sapere se il bambino che lo ha eseguito abbia il diabete oppure no. Non emerge infatti alcuna differenza nelle capacità di calcolo o di comprensione di un testo tra chi è affetto dalla patologia autoimmune e il resto del campione.

Da quando, nel 2018, sua figlia di quattro anni aveva ricevuto una diagnosi di diabete, Niels Skipper, esperto di economia sanitaria alla Aarhus University, si è dedicato allo studio dell’impatto della malattia sulla vita dei pazienti e delle famiglie.

E grazie a un finanziamento dell’Independent Research Fund Denmark ha avviato un ampio progetto di ricerca inaugurato proprio con questo primo studio sulle performance scolastiche dei bambini con diabete di tipo 1.

Gli obiettivi della ricerca vengono così spiegati dallo stesso Skipper: «Il diabete di tipo 1 è stato associato a malattie cardiovascolari e complicanze tardive quali retinopatia e nefropatia. Tuttavia, non è chiaro se esista un'associazione tra diabete di tipo 1 e rendimento scolastico nei bambini. Il nostro obiettivo è di confrontare i punteggi dei test di matematica e lettura standardizzati degli alunni con diabete di tipo 1 rispetto a quelli senza diabete».

Come abbiamo detto dal confronto non emergono differenze sostanziali: «Tra gli alunni delle scuole pubbliche danesi, non c’è alcuna significativa differenza nei punteggi dei test di matematica e di lettura dei bambini con diabete 1 rispetto a quelli dei bambini senza diabete», scrivono gli autori nelle conclusioni.

Alcuni studi precedenti avevano mostrato, invece, che le capacità cognitive dei bambini con diabete erano inferiori a quelle dei compagni sani. Ma, secondo gli autori del nuovo studio su Jama, si trattava di indagini su campioni di piccole dimensioni, non statisticamente significativi.

Bisogna poi considerare un altro fattore non trascurabile: non è detto che i risultati dello studio danese valgano per altri Paesi dove la malattia viene gestita in modo meno efficace.

È probabile infatti che le performance del cervello siano associate al controllo della glicemia e che cure non appropriate incidano negativamente sulle capacità cognitive. Infatti i bambini con diabete che hanno elevati livelli di glicemia ottengono nei test di matematica e di lettura punteggi più bassi della media.

Non è quindi la diagnosi di diabete in sé a compromettere il rendimento scolastico, ma un cattivo controllo della glicemia.

Tratto da: Healthdesk, 23 febbraio 2019