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C.F. 98152160176

Iperlipidemia e Dm2, presentati risultati positivi per associazione fissa acido bempedoico/ezetimibe

Ecco lo studio

Sono positivi i risultati dello studio 058 di fase 2 che ha valutato l'efficacia e la sicurezza dell'associazione fissa acido bempedoico/ezetimibe rispetto al solo ezetimibe e al placebo, in pazienti con ipercolesterolemia e concomitante diabete di tipo 2 (Dm2). Il trial multicentrico, in doppio cieco, a gruppi paralleli, ha randomizzato 242 pazienti affetti da ipercolesterolemia e Dm2 in trattamento farmacologico stabile per il diabete e sottoposti a wash-out per quanto riguarda la terapia ipolipemizzante. I pazienti sono stati randomizzati 1:1:1 a ricevere associazione fissa di acido bempedoico 180mg /ezetimibe 10mg, ezetimibe 10mg oppure placebo. Gli obiettivi co-primari comprendevano la valutazione della riduzione del c-Ldl con la somministrazione dell'associazione fissa rispetto al solo ezetimibe e al placebo. Lo studio, della durata di 12 settimane, ha raggiunto i suoi endpoint primari e gli endpoint secondari chiave, dimostrando che nei pazienti che hanno ricevuto il trattamento con acido bempedoico/ezetimibe: a)il colesterolo a bassa densità (C-LDL) si riduceva del 40% rispetto al placebo; b) la proteina C-reattiva ad alta sensibilità (hsCrp), importante marker di infiammazione associato a malattie cardiovascolari, si riduceva del 25% (p <0,001); c) i valori di emoglobina glicata (HbA1c) rispetto al placebo non si riducevano; d) il numero di eventi avversi totali era paragonabile a quanto osservato nel gruppo placebo; e) gli eventi avversi muscolo-correlati, gli eventi avversi gravi, i casi di interruzione della terapia conseguente a eventi avversi, e il valore dei test di funzionalità epatica non erano aumentati rispetto a quanto osservato nel gruppo placebo; f) il livello di c-Ldl <70 mg/dl era raggiunto nel 39% dei pazienti ed era ridotto di più del 50% nel 41% dei pazienti; g) ulteriori parametri lipidici quali l'apoliproteina B e il colesterolo non ad alta densità (non Hdl-c) erano consistentemente ridotti».

«La riduzione del colesterolo c-Ldl e le riduzioni di hsCrp osservate con acido bempedoico/ezetimibe senza compromissione dei parametri glicemici, sono molto importanti per i medici che gestiscono frequentemente pazienti affetti sia da ipercolesterolemia che da Dm2» ha affermato Harold Bays, direttore medico e presidente del Centro di ricerca metabolica e aterosclerotica di Louisville. «Inoltre, le sostanziali riduzioni dell'apolipoproteina B e del colesterolo non-Hdl osservate in questo studio, possono essere particolarmente importanti per i pazienti con ipercolesterolemia e concomitante Dm2. I pazienti traggono vantaggio dall'avere più opzioni terapeutiche, in particolare quelle che migliorano più fattori di rischio per le malattie cardiovascolari». Da sottolineare che lo studio 058 non ha evidenziato differenze cliniche tra acido bempedoico ezetimibe e placebo ed ezetimibe relativamente alla frequenza di: a) eventi avversi (43%, 37% e 30%, rispettivamente); b) eventi avversi seri (0%, 2% e 2%); c) interruzione del trattamento dovuta a eventi avversi (0%, 0% e 2%). Non è stato inoltre osservato alcun aumento dei valori dei test di funzionalità epatica (alanina aminotransferasi [ALT]/alanina aminotransferasi [AST]) maggiore di tre volte il limite superiore della norma, ripetuto e confermato).

L'acido bempedoico, si ricorda, è un inibitore orale dell'Atp citrato liasi (Acl) che, in monosomministrazione giornaliera, diminuisce la biosintesi del colesterolo nel fegato, riducendo i livelli di colesterolo-Ldl (c-Ldl) in circolo e portando a sovraregolazione dell'espressione dei recettori Ldl. È destinato a pazienti affetti da ipercolesterolemia e/o ad alto rischio di malattia cardiovascolare aterosclerotica (Ascvd) che necessitano di un'ulteriore riduzione di c-Ldl, nonostante siano trattati con statine alla massima dose tollerata. L'azione dell'acido bempedoico è innovativa e complementare ad altre terapie ipolipemizzanti come le statine; grazie alla sua specifica modalità d'azione di blocco enzimatico sul fegato, infatti, l'acido bempedoico ha un ridotto potenziale nell'indurre effetti collaterali muscolo-correlati rispetto alle statine, e determina un'ulteriore riduzione del c-Ldl rispetto alla monoterapia con statine nei trial clinici. L'acido bempedoico in monoterapia e in associazione con ezetimibe sono attualmente in corso di valutazione da parte dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema) e dalla Food and drug administration (Fda) statunitense per l'autorizzazione all'immissione in commercio.

Tratto da: Doctor33, 09 settembre 2019