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Progresso DTx: nuovi sensori per misurare la glicemia senza puntura

Le Digital Therapeutics avanzano notevolmente, diventando sempre più fondamentali. Un caso di applicazione sono le DTx per la misurazione della glicemia.

Siamo ormai abituati a sfruttare le tecnologie digitali per migliorare la nostra vita di ogni giorno, nel lavoro, nel tempo libero e perfino nella gestione della salute.

Grazie, infatti, allo sviluppo dell’IoT in medicina, alcune patologie tipo diabete, depressione, ipertensione, asma, obesità, dipendenze e tante altre condizioni croniche o che prevedono lunghe terapie, adesso sono curabili con le DTx, ossia con le digital therapeutics.

Vediamo come.

Digital therapeutics: cosa sono?

Le Digital Therapeutics, letteralmente Terapie Digitali, rappresentano una branca relativamente nuova della medicina. Per DTx si intende una nuova generazione di terapie che sfrutta soluzioni tecnologiche per il trattamento di alcune patologie mediante intelligenza artificiale.

Si tratta di veri e propri interventi curativi (analoghi a terapie farmacologiche e mediche tradizionali), validati e approvati da enti internazionali come FDA, EMA, AIFA o dalle associazioni degli specialisti, che utilizzano tecnologie digitali – tipo App, videogiochi, siti web o dispositivi indossabili – per migliorare gli esiti clinici dei pazienti.

Attraverso l’implementazione di interventi cognitivo-comportamentali acquisiti mediante linee guida e programmi digitali, queste terapie “virtuali” vanno a modificare comportamenti e stili di vita dei pazienti oltre che monitorare il loro percorso terapeutico.

Soluzioni DTx per il diabete

Tra le prime patologie ad inserire le DTx nei protocolli di cura vi è il diabete – malattia cronica che colpisce circa 400 milioni di persone al mondo – che ha sperimentato una grande varietà di soluzioni innovative per diversi profili di pazienti.

Alcune di esse sono pensate per il paziente in prediabete e prevedono suggerimenti dietetici e di esercizio fisico personalizzato, al fine di scongiurare lo sviluppo del diabete di tipo 2.

Invece, altri sono programmi molto sofisticati di DTx studiati per il paziente con diabete di tipo 1 insulino-dipendente, capaci di eseguire la misurazione della glicemia senza puntura e monitorarne i livelli di glucosio attuali e pregressi nel sangue per prevenire sbalzi.

Nello specifico, queste DTx si riferiscono a:

  • Dispositivi impiantabili: hanno la forma e lo spessore di una moneta e sono dotati di un sensore della glicemia fissato al braccio con un adesivo che consente il monitoraggio continuo del glucosio (CGM – Continuous Glucose Monitoring). Il dispositivo è attraversato da una piccola cannula che rileva in modo continuo il livello del glucosio nel sangue. Ne esistono due tipi: il real-time CGM che fornisce in tempo reale centinaia di misurazioni al giorno, oppure intermittently viewed CGM che restituisce invece la rilevazione della glicemia in maniera intermittente. In alcuni sistemi il sensore glicemico è connesso direttamente all’infusore di insulina permettendo una gestione corretta del suo rilascio;
  • Smartwatch: sono in grado di monitorare i livelli glicemici di continuo sfruttando un accessorio con sensore glicemico che va posto tra il dispositivo e la cute. Tale accessorio provvede all’elaborazione e alla gestione dei dati clinici, notifica eventuali anomalie e va sostituito circa ogni settimana.

Vantaggi per il paziente, per il medico e i caregiver

L’inserimento di programmi DTx nella gestione dei pazienti con diabete ha sicuramente molti vantaggi sull’attività del medico. Infatti, le DTx:

  • integrano tecnologia e terapie tradizionali, aumentando gli strumenti a disposizione del medico per la gestione del diabete;
  • consentono di raccogliere da remoto i dati dei pazienti in tempo reale, rendendo più efficienti le successive visite di follow-up;
  • aiutano a monitorare i progressi del paziente e l’aderenza terapeutica in modo più accurato;
  • sono una grande opportunità per agevolare i percorsi clinico-assistenziali molto lunghi, proprio come il trattamento del diabete;
  • possono essere utilizzate in modo indipendente o insieme ad altri farmaci e terapie per ottimizzare i risultati clinici.

Per i pazienti diabetici gli effetti benefici delle Terapie Digitali sono legati a:

  • una migliore aderenza al programma terapeutico perché sono in grado di coinvolgere la persona spesso usando componenti ludiche e interattive;
  • un concreto supporto alla motivazione perché mirate a correggere comportamenti di rifiuto o disturbo, scarsa partecipazione e disattenzione;
  • una semplificazione del monitoraggio dei valori di glucosio nel sangue grazie all’utilizzo di un apparecchio per misurare la glicemia senza pungere il dito, collegati a software di raccolta ed elaborazione dati;
  • una maggior attenzione e concentrazione verso la terapia in quanto capaci di adattarsi ai diversi stili di vita;
  • una più alta prevenzione delle complicanze poiché permettono di raccogliere in un diario glicemico tutti i dati e segnalare precocemente eventuali anomalie.

Al caregiver, invece, le DTx possono essere molto utili per:

  • prevenire l’affaticamento emotivo del paziente, sollevandolo dall’incombenza, ad esempio, di misurare la glicemia;
  • gestire le criticità e prendere decisioni consapevoli sulla base di parametri raccolti all’interno della cartella clinica elettronica del paziente, direttamente condivisa con il medico;
  • avere accessi facilitati ai servizi di telemedicina che riducono le distanze consentendo anche visite e richieste di pareri da remoto;
  • il monitoraggio a distanza della persona assistita e del suo stato di salute.

Tratto da: Paginemediche, 16 luglio 2021