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Il CUORE LETALE ANCHE PER LE DONNE

 

IN ITALIA 120MILA DECESSI L'ANNO, AL VIA CONGRESSO SIPREC
Roma - Una prevenzione basata su un messaggio veloce ed efficace che colpisca rapidamente e direttamente e coinvolga cittadini, sanitari ed Istituzioni per affrontare e vincere una delle principali cause di mortalità della società occidentale: le malattie cardiovascolari. Questo è il tema centrale su cui ruoterà l'appuntamento annuale della SIPREC che, per il suo 8° Congresso Nazionale, ha scelto di puntare l'attenzione sulle ampie possibilità offerte dalle innovazioni tecnologiche, anche in materia di comunicazione. Uno dei miti da sfatare, in materia di prevenzione dei decessi causati da ictus ed infarti, è che ad essere colpiti da questo tipo di malattie siano principalmente gli uomini. I numeri parlano chiaro a tal proposito. In U.S.A. le patologie cardiovascolari sono causa di decesso per 500.000 donne ogni anno, ossia il 41,3% della mortalità femminile; un numero ben 3 volte superiore a quello di tutti i tipi di cancro. In Italia, invece, la quota di decessi rosa causati da malattie cardiovascolari è di 120.000 donne ogni anno. Per smentire dunque un pericoloso quanto inesatto falso mito, la SIPREC ha deciso di dedicare una sessione sabato 20 marzo proprio a questa tematica, nella sua prima giornata di Congresso, con una Task Force multidisciplinare di esperti, che avrà il compito di stilare un documento esplicativo e chiarificatore, un vero e proprio vademecum per cittadini, Istituzioni ed esperti. Al Congresso del 18-19 e 20 marzo 2010 di Roma, sono chiamati a confrontarsi specialisti di vari settori, con la certezza che una corretta prevenzione parte innanzitutto da una stretta collaborazione fra professionisti. Cardiologi, pediatri, diabetologi, neurologi, internisti, lipidologi, ipertensivologi, nefrologi medici di medicina generale, dietologi, endocrinologi, nutrizionisti, epidemiologi, medici dello sport, medici militari, infermieri, ma anche rappresentanti del mondo politico, delle Istituzioni, sono chiamati a lavorare ed unirsi al fine di affrontare le patologie cardiovascolari, per le quali, nei prossimi 10/15 anni, si prevede un'impennata di decessi. Il particolare momento storico economico ha messo l'accento sulle risorse finanziarie ed il buon funzionamento del Sistema Sanitario Nazionale, per il quale, si rende inevitabile adoperarsi al fine di evitare sprechi economici ormai non più consentiti né possibili. Il rapporto ottimizzazione dei costi/qualità del servizio è quindi, oggi più che mai, legato ad una corretta, rapida e capillare campagna di prevenzione che, educando la popolazione ad un corretto stile di vita fina dall'infanzia e dall'adolescenza, scongiura l'insorgenza di malattie killer.
Tratto da: AGI, 15 marzo 2010