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Caldo estremo: i 10 consigli della SIMI per un eSTATE in salute

Stiamo vivendo una lunga morsa di caldo torrido che secondo alcuni meteorologi ci accompagnerà per tutto il mese di agosto. Un caldo anomalo e persistente che potrebbe avere ripercussioni importanti anche sulla salute in particolare delle persone più fragili: anziani, bambini e soggetti affetti da malattie croniche.

Per questo la Società Italiana di Medicina Interna (SIMI)** ha stilato una serie di misure preventive da adottare soprattutto in questo periodo.

Il decalogo eSTATE in salute della SIMI**

  1. Mantenere una buona idratazione »
  2. Scegliere il luogo e il momento adatto per l’attività fisica »
  3. Esporsi al sole nelle ore più fresche e non troppo a lungo »
  4. Particolare attenzione verso gli anziani »
  5. I valori pressori sono influenzati dal clima »
  6. Maggior attenzione anche per chi ha un problema renale »
  7. Lo stesso vale per chi soffre di diabete »
  8. L’estate può essere dura anche per chi soffre di emicrania o sclerosi multipla »
  9. In caso di lupus o artrite reumatoide? »
  10. Caldo, BPCO, asma, fibrosi polmonare »
  1. Mantenere una buona idratazione
  • Idratarsi a sufficienza, bevendo con regolarità durante tutto il giorno (sorseggiando acqua, tè o tisane fredde, succhi di frutta e centrifughe fresche) e consumando cibi ricchi di acqua (frutta, verdura, latte, yogurt).
  • Moderare il consumo di alimenti ricchi di grassi e i pasti troppo ricchi che ‘sequestrano’ il flusso sanguigno a livello dell’apparato digestivo aumentando il rischio di ipotensione (pressione bassa) e di malessere.
  • Evitare le bevande alcoliche e quelle zuccherate.

Quanto bere?

  • Il ‘quanto’ bere dipende dalle condizioni di salute, dal clima, dalle attività svolte, da quanto si suda. Non esiste una regola fissa di quanti liquidi bere (in media andrebbero introdotti circa 1,5-2,5 litri di liquidi al giorno, se non ci sono patologie che lo controindichino, come insufficienza renale o cardiaca).

Come si fa a sapere se ci si idrata correttamente?

  • È importante monitorare il proprio peso con la bilancia di casa: una brusca variazione di peso da un giorno all’altro, può significare che si è bevuto troppo poco o che si stanno trattenendo liquidi. Un’altra spia dello stato di idratazione sono le urine: se sono molto scarse e di colore intenso (‘cariche’) si è probabilmente disidrati.
  1. Scegliere il luogo e il momento adatto per l’attività fisica
  • È importante evitare di fare attività fisica all’aperto nelle ore più calde o al chiuso, in ambienti non ventilati o privi di aria condizionata.
  • In presenza di temperature elevate, è meglio esercitarsi all’aperto nelle prime ore del mattino o dopo il tramonto, ricordandosi sempre di reintegrare le perdite di acqua e sali (elettroliti).
  • Applicare sempre una crema con filtro solare e indossare un berretto con visiera.
  • Fare frequenti pause all’ombra e reidratarsi quando si suda molto.
  • Se il cuore batte troppo velocemente, il respiro si fa corto e si avverte un senso di testa vuota è il momento di fermarsi.
  1. Esporsi al sole nelle ore più fresche e non troppo a lungo
  • Evitare di esporsi al sole nelle ore centrali della giornata per prevenire non solo eritemi solari ma anche debolezza, giramenti di testa, ipotensione da vasodilatazione.
  • Tutti, e in particolare le persone di carnagione chiara, devono usare creme protettive adeguate (filtro solare 30 SFP), da applicare in quantità abbondante sul tutto il corpo (comprese orecchie, parte posteriore delle ginocchia, pianta dei piedi, spazi tra le dita) ripetendo l’applicazione più volte al giorno.
  • Indossare abiti leggeri, di colore chiaro, traspiranti e di fibre naturali (lino, cotone, viscosa); facilitano la dispersione del calore e contribuiscono a mantenere un’adeguata temperatura corporea.
  • Quando si esce, non dimenticare di indossare un cappello a falda larga o con visiera e occhiali da sole con protezione dai raggi ultravioletti.
  • Se necessario, utilizzare un repellente per insetti (attenzione non solo alle zanzare, ma anche alle zecche)
  1. Particolare attenzione verso gli anziani
  • Il caldo torrido di questa estate rappresenta un pericolo soprattutto per le persone anziane, spesso affette da diverse patologie croniche, come diabete, ipertensione, dislipidemia etc o in terapia con farmaci che influenzano la risposta dell’organismo al caldo. È bene parlarne con il medico curante.
  • Per evitare di disidratarsi devono bere senza aspettare lo stimolo della sete, che spesso è ‘difettoso’ a quest’età.
  • Nelle ore più calde, gli anziani devono stare in luoghi al fresco, con un ventilatore o un umidificatore o l’aria condizionata. Un anziano disidratato può andare incontro a un abbassamento della pressione se si alza in piedi troppo bruscamente (ipotensione ortostatica) con un maggior rischio di caduta e di fratture.
  1. I valori pressori sono influenzati dal clima
  • Le persone con ipertensione arteriosa (pressione alta) in trattamento con farmaci possono andare incontro a significative variazioni dei valori di pressione, in alto o in basso, a seconda del clima e della località di vacanza (montagna, mare, campagna). Prima di partire, può essere necessario concordare con il medico curante un adeguamento delle dosi e della tipologia dei farmaci anti-ipertensivi, in particolare dei diuretici, nelle settimane di maggior caldo.
  1. Maggior attenzione anche per chi ha un problema renale
  • Nelle persone con problemi renali, la disidratazione può provocare una riduzione del volume plasmatico con conseguente contrazione della diuresi e rischio di peggioramento dell’insufficienza renale.
  • Se ci si accorge di avere una riduzione della quantità di urina, è bene consultare il proprio medico curante.
  1. Lo stesso vale per chi soffre di diabete
  • Nelle persone con diabete, la disidratazione può provocare un aumento anche marcato della glicemia. L’iperglicemia a sua volta può ulteriormente favorire la disidratazione, in una sorta di circolo vizioso, facendo perdere liquidi attraverso le urine.
  • È importante dunque assicurare un corretto apporto di acqua.
  • Attenzione alle bevande ‘senza zuccheri aggiunti’, che spesso contengono sostanze zuccherine ‘occulte’; se si usano supplementi minerali da aggiungere all’acqua o sport drink, fare attenzione che non contengano zucchero.
  • In estate, le persone con diabete in trattamento con insulina o con farmaci ipoglicemizzanti orali (quali sulfoniluree o glinidi) sono a maggior rischio di ipoglicemia; è bene concordare con il medico un adeguamento della posologia di questi medicinali (ad esempio una riduzione delle unità di insulina basale).
  • Uno dei sintomi della crisi ipoglicemica è la sudorazione, che può essere confusa con quella legata al caldo, rendendo così difficile riconoscere l’ipoglicemia. È necessario dunque monitorare con regolarità la glicemia e tenere sempre a portata di mano una fonte di carboidrati a rapido assorbimento.
  1. L’estate può essere dura anche per chi soffre di emicrania o sclerosi multipla
  • Una forte carenza di liquidi può scatenare un attacco di emicrania. In caso di sclerosi multipla, il caldo – aumentando la temperatura del corpo – può peggiorare i sintomi. In questi casi, si raccomanda dunque di stare al fresco con l’aria condizionata nelle ore più calde, idratarsi bene e indossare indumenti leggeri, chiari e traspiranti.
  1. In caso di lupus o artrite reumatoide?
  • Chi è affetto da malattie autoimmuni, come il lupus in particolare o l’artrite reumatoide, deve evitare l’esposizione diretta al sole che può causare riacutizzazioni della malattia. Stare in casa nelle ore più calde e all’esterno proteggersi con magliette a maniche lunghe e pantaloni o gonne lunghe; lo schermo solare (con SPF 30 o più) è un must.
  1. Caldo, BPCO, asma, fibrosi polmonare
  • Le estati molto calde non sono amiche di chi è affetto da una patologia respiratoria, soprattutto asma, BPCO (BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva) e fibrosi polmonare.
  • È importante rimanere in luoghi freschi, al chiuso e proteggersi con una mascherina se l’aria diventa un pericolo per l’inquinamento, i pollini o il fumo degli incendi.
  • Attenzione a conservare gli inalatori in luogo fresco; se al caldo, potrebbero dispensare una quantità inferiore di farmaco.

** La SIMI è la più antica Società Scientifica Italiana. Fondata nel 1887, la Società Italiana di Medicina Interna (SIMI) è da allora impegnata a migliorare la salute degli Italiani, promuovendo la ricerca clinica e l’aggiornamento continuo degli internisti. La sua mission è prevenire e ridurre il carico sulla salute pubblica delle malattie croniche di largo impatto (come quelle cardiovascolari, polmonari e il diabete tipo 2), per consentire alle persone di vivere meglio e più a lungo. La SIMI conta tra i suoi iscritti oltre 4 mila soci, sia di estrazione universitaria, che ospedaliera e ha un ricco programma ad hoc rivolto agli specializzandi in medicina interna e ai giovani specialisti. Organo ufficiale della SIMI è la prestigiosa rivista scientifica internazionale “Internal and Emergency Medicine”, edita da Springer, con Impact Factor di ben 3,397.

Tratto da: Diabete.com, 22 luglio 2022