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Il diabete gestazionale alza il rischio di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari

Le donne che hanno avuto il diabete in gravidanza, anche se non lo sviluppano successivamente, hanno un rischio del 44 per cento maggiore di sviluppare malattie cardiovascolari come infarto e scompenso cardiaco o cerebrovascolari come ictus. E per questo devono essere attentamente monitorate.

Le donne che hanno avuto il diabete in gravidanza (diabete gestazionale)  hanno un maggior rischio di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari, tra cui infarto, scompenso cardiaco, ictus. Le loro condizioni di salute andrebbero monitorate attentamente per lungo tempo dopo il parto. L’associazione è emersa in maniera evidente in uno studio condotto in Cina che attribuisce proprio al diabete gestazionale e non ad altri fattori di rischio cardiovascolari, nemmeno al diabete sviluppato al di fuori dalla gravidanza, la maggiore predisposizione a condizioni cardiovascolari e cerebrovascolari. Significa cioè che le donne che hanno avuto il diabete solo durante la gravidanza e non lo hanno più avuto, sono comunque più predisposte a problemi vascolari.

I ricercatori hanno passato in rassegna 15 studi osservazionali pubblicati tra il 2006 e il 2022, condotti in Canada, Stati Uniti, Regno Unito, Israele, Svezia, Francia, Iran, Corea e Danimarca.

In tutto la meta-analisi ha coinvolto oltre 51mila donne con diabete gestazionale, di cui 9.500 avevano sviluppato malattie cardiovascolari e cerebrovascolari. Nel gruppo di controllo composto da oltre 8 milioni di donne senza diabete gestazionale, c’erano circa 79mila casi di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari.

Rispetto alle donne senza diabete gestazionale, le donne che avevano sviluppato il diabete in gravidanza mostravano un aumento del 45 per cento di incidenza di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari in generale e, nello specifico, un aumento del 72 per cento delle malattie cardiovascolari e del 40 per cento per malattie cerebrovascolari.

Le donne con diabete gestazionale erano maggiormente a rischio di di malattie coronariche, infarto (infarto del miocardio), insufficienza cardiaca, angina, procedure cardiovascolari e ictus e avevano una probabilità del 28 per cento maggiore di sviluppare gravi coaguli di sangue (tromboembolia venosa).

«I risultati di questa revisione sistematica e meta-analisi suggeriscono che le donne con una storia di diabete mellito gestazionale sono a rischio significativamente più elevato di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari in generale e a rischio variabile per i tipi più comuni di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari, tra cui infarto del miocardio, insufficienza cardiaca, ictus e tromboembolismo venoso, anche dopo aver tenuto conto dell’etnia, delle caratteristiche sociodemografiche, del livello di istruzione e di fattori di rischio convenzionali per malattie cardiovascolari e cerebrovascolari», commentano i ricercatori.

In particolare, va sottolineato che il maggiore rischio di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari nelle donne con diabete gestazionale è rimasto evidente anche in assenza di una diagnosi di diabete conclamato a distanza di tempo dalla gravidanza.

Il meccanismo preciso mediante il quale il diabete gravidico  contribuisca all'aumento del rischio di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari rimane sconosciuto, scrivono gli autori dello studio.

Ma la sola presenza dell’associazione, pur ignorandone le cause, basta a giustificare la necessità di monitorare a lungo termine le donne che hanno avuto il diabete gestazionale.

«I nostri risultati evidenziano la necessità di un intervento precoce nelle donne ad alto rischio di diabete mellito gestazionale e di un monitoraggio continuo delle donne con diabete mellito gestazionale», concludono i ricercatori.

Tratto da: Healthdesk, 10 novembre 2022