“Il diabete aumenta il rischio di infezione della pelle”, vero o falso?
Molti credono che con il diabete la pelle sia più a rischio di infezione e per questo siano necessarie precauzioni speciali in caso di graffi o ferite. Vero o falso? L’abbiamo chiesto al dottor Cesare Berra, responsabile della Sezione Malattie Metaboliche di Humanitas.
“Vero. La cura della cute nel malato di diabete è un aspetto fondamentale nel rischio di sviluppo di complicanze della patologia metabolica. Una ferita infetta non trattata può portare ad ascessualizzazione o stato settico generale, mettendo a rischio il soggetto anche di trattamenti complicati e/o di amputazioni.
Non è necessario ovviamente correre al pronto soccorso o dal diabetologo ogni volta che la pelle presenta ferite o tagli – dice il dottor Cesare Berra -. È innanzitutto necessario distinguere tra i pazienti con diabete scompensato e complicato, e quelli con un diabete in buon compenso. Se nel diabete scompensato la pelle del paziente è a maggior rischio di infezione in caso di ferite o tagli, nel diabete ben compensato spesso non è necessario alcun trattamento “speciale”. Come dovrebbero fare anche i non diabetici la ferita cutanea va pulita attentamente, disinfettata e controllata nel tempo. Una eventuale terapia antibiotica deve essere prescritta sempre dal medico curante (o specialista diabetologo). In caso di diabete scompensato, invece, il rischio infettivo è molto elevato e vanno valutati attentamente eventuali segni di infezione. Quando la ferita si infetta, la pelle diventa rossa, calda e dolente. Comunque nel sospetto di infezione cutanea in presenza o meno di ferita il malato di diabete è bene si rivolga immediatamente al medico curante o al pronto soccorso.”
Tratto da: Humanitas Salute, 10 marzo 2016