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Il diabete 2 si combatte su due piedi: passare più tempo in posizione eretta aumenta la sensibilità all’insulina

Per la prima volta uno studio finlandese dimostra gli effetti dello stare in piedi sul metabolismo dell’insulina. Le persone a rischio di diabete possono migliorare la sensibilità all’insulina semplicemente alzandosi più spesso dalla sedia.

I muscoli si contraggono senza troppa fatica e attivano il trasportatore di glucosio Glut-4 che a sua volta favorisce l’assorbimento del glucosio e aumenta la sensibilità all’insulina. È un processo chiave per lo smaltimento dello zucchero nel sangue e per la prevenzione del diabete 2. E sorprendentemente tutto questo accade non facendo altro che stare in piedi. Per la prima volta uno studio pubblicato sul Journal of Science and Medicine in Sport dimostra che aumentando il tempo passato in piedi si riduce notevolmente il rischio di sviluppare la malattia metabolica legata alla sedentarietà e al sovrappeso.

Le persone con diabete 2 hanno una scarsa sensibilità all’insulina (insulino-resistenza) che gli impedisce di assorbire il glucosio. Così  di conseguenza, lo zucchero si accumula nel sangue a livelli eccessivi diventando una minaccia per la salute.  Un gruppo di ricercatori finlandesi del Turku PET Centre e del UKK institute ha ricostruito il legame tra la resistenza all’insulina, la sedentarietà, l’attività fisica e il tempo passato in piedi. Nello studio sono state coinvolte 64 persone tra i 40 e i 56 anni di età inattive e con sindrome metabolica, ossia a elevato rischio di diabete. Tutti i partecipanti hanno indossato per un periodo di quattro settimane un sensore per monitorare i movimenti. I risultati sono stati messi a confronto con i dati sulla resistenza all’insulina ricavati dalle analisi del sangue.

Ebbene, lo studio ha dimostrato che semplicemente passando più tempo in piedi migliora la sensibilità all’insulina. Vale per tutte le persone a rischio di diabete, indipendentemente dall’indice di massa corporea e dall’attività fisica svolta. 

«Quindi sembra che più tempo si trascorre in piedi, migliore è la sensibilità all'insulina negli adulti sedentari ad aumentato rischio di diabete di tipo 2. Gli esperimenti suggeriscono che nelle persone a elevato rischio di diabete, il metabolismo dell’insulina può migliorare sostituendo lo stare seduti con lo stare in piedi o alzandosi dalla sedia ogni tanto», commentano gli autori dello studio. L’invito ad alzarsi più spesso dalla sedia è rivolto anche alle persone sane, perché se è vero che in questo caso passare del tempo in piedi non incide in alcun modo sulla sensibilità all’insulina, è altrettanto vero che riduce il rischio di morte prematura e aumenta il dispendio energetico in confronto alla sedentarietà.

«I nostri risultati indicano che la posizione eretta è associata alla sensibilità all'insulina. Inoltre, l'associazione è indipendente dall’adiposità, dalla sedentarietà e dall’attività fisica. Ciò suggerisce che semplicemente stare in piedi per un periodo di tempo maggiore potrebbe essere un modo per migliorare la sensibilità all'insulina nelle popolazioni sedentarie ad alto rischio, giustificando ulteriori studi (di intervento)», concludono i ricercatori.

Va precisato però che passare più tempo in piedi aiuta le persone a rischio di diabete ma non è la strategia più efficace per migliorare la sensibilità all’insulina: perdere peso resta la strada principale per migliorare il metabolismo dell’insulina.

Tratto da: Healthdesk, 22 settembre 2021