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Ipertensione. Un cucchiaino di sale in meno aiuta a ridurla

Ridurre la quantità di sale presente nella nostra dieta aiuta ad abbassare la pressione con un risultato simile a quello di un farmaco anti-ipertensivo di prima linea. In un ampio studio USA il 72% dei partecipanti ha fatto registrare un riduzione della pressione arteriosa seguendo una dieta a basso contenuto di sodio.

Un cucchiaino di sale in meno al giorno rappresenta un modo efficace e sicuro per ridurre la pressione arteriosa, anche per le persone che assumono farmaci per l’ipertensione. A questa conclusione è giunto uno studio condotto da ricercatori della Northwestern Medicine, del Vanderbildt University Medical Center e dell’Università dell’Alabama di Birmingham, guidati da Deepak Gupta.

L’American Heart Association raccomanda un’assunzione giornaliera totale di sodio inferiore a 1,5 mg. Il consiglio punta a ridurre l’insorgenza di ipertensione, che è la principale causa di morbilità e mortalità nel mondo, portando a insufficienza cardiaca, infarto e ictus.

Lo studio

Sono stati coinvolti 213 partecipanti tra i 50 e i 70 anni, divisi in due gruppi di cui uno riceveva una dieta ricca di sodio, (2.200 mg al giorno in aggiunta alla quantità abituale), e l’altro una dieta a basso contenuto (500 mg in totale al giorno). Dopo sette giorni i due gruppi hanno invertito i regimi dietetici per un’altra settimana.

Il giorno prima di ogni visita di studio, i partecipanti hanno indossato misuratori di pressione sanguigna e hanno raccolto le urine per 24 ore.

Dall’analisi è emerso che la pressione sistolica si riduceva significativamente di 7-8 mmHg seguendo una dieta a basso contenuto di sodio, e di 6 mmHg rispetto alla dieta abituale.

Nel complesso il 72% dei partecipanti ha fatto registrare una riduzione della pressione arteriosa sistolica con la dieta a basso contenuto di sodio rispetto alla dieta abituale.

“L’effetto sulla pressione evidenziato con un cucchiaino di sale in meno è paragonabile all’effetto di un farmaco di prima linea contro l’ipertensione”, ha spiegato Gupta, mentre secondo Norrina Allen, autore senior della ricerca,“questo studio rinforza l’importanza della riduzione dell’apporto di sodio nella dieta per controllare la pressione sanguigna, anche tra persone che assumono farmaci anti-ipertensivi”

Fonte: JAMA 2023

Tratto da: Quotidiano Sanità, 15 novembre 2023