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Lombardia. Celiachia: i prodotti si potranno acquistare anche nei supermercati

 

Libera circolazione su tutto il territorio regionale, diffusione più capillare grazie al coinvolgimento della grande distribuzione, completa dematerializzazione del processo di gestione. Sono queste le tre principali direttrici lungo le quali si sta sviluppando e caratterizzando il nuovo applicativo informatico per i pazienti celiaci in Lombardia. LA DELIBERA
Prodotti per celiaci? Ora si potranno acquistare anche al di fuori della farmacia e dei negozi specializzati. Questa una delle principali novità contenuta di una delibera della Giunta dello scorso 13 dicembre. Grazie alla collaborazione con alcuni tra i principali attori della GDO presenti sul territorio regionale (COOP, Esselunga, SMA, PAM, Carrefour, Auchan, Conad, IlGigante, Lombardini, Bennet) questi prodotti potranno essere acquistati non solo nelle farmacie o nei negozi specializzati, ma anche in molti supermercati. Inoltre ogni paziente potrà recarsi non solo, come accadeva fino ad ora, nei punti convenzionati con la propria Asl di residenza, ma in qualunque centro della regione.
“Due novità – si legge sul sito della Regione - che comporteranno sicuri vantaggi, in primo luogo un abbattimento dei costi dei prodotti, ma anche una maggior comodità d’approvvigionamento: chi, ad esempio, abita a Varese o a Como, ma lavora a Milano, potrà fare i propri acquisti appena uscito dall’ufficio nel punto più comodo, senza timore di arrivare a casa tardi e trovare chiusi farmacie o negozi”.
Cosa prevede il nuovo processo
Entrando nel dettaglio del processo, va detto che la certificazione della patologia avverrà nelle stesse modalità finora adottate: si effettua un primo screening su richiesta del medico di medicina generale, cui possono seguire il ricorso a centri specializzati ed esami specifici; con il modulo cartaceo riportante la diagnosi della patologia (Morbo Celiaco o Dermatite Erpetiforme) e il fabbisogno calorico giornaliero (calcolato in base all’età e al sesso) il cittadino si reca alla propria Asl per la definizione del piano terapeutico individuale (in prospettiva anche la certificazione verrà informatizzata e il modulo cartaceo non sarà più necessario).
Si innesta qui la prima novità: una volta ricevuto in assegnazione un budget mensile per l’acquisto di prodotti per celiaci, il cittadino doveva rifornirsi nelle farmacie o nei negozi convenzionati situati sul territorio dell’Asl di residenza e via via che faceva acquisti venivano applicate le relative fustelle (sorta di “scontrini” riferiti ai singoli prodotti) sui moduli cartacei. Questo processo verrà totalmente dematerializzato. Ogni cittadino, con la propria Carta Regionale dei Servizi e un codice personale fornito dal nuovo applicativo informatico, potrà recarsi a fare la spesa, anche in un supermercato della GDO, e pagare i prodotti per celiaci alla cassa con la CRS (andrà inserita in un PIN Pad, su cui digitare il codice personale assegnato). In cassa verrà fatto un subtotale relativo ai soli prodotti contrassegnati S.G. (senza glutine) e verrà verificata mediante collegamento diretto con il sistema centrale, la compatibilità del valore dell’acquisto con il budget a disposizione; verrà quindi dato l’OK, con contestuale decurtazione dell’importo dal budget, oppure il KO qualora la somma disponibile fosse inferiore all’importo della spesa e in questo caso toccherà al cittadino integrare la cifra mancante. Sullo scontrino rilasciato verranno riportati i prodotti per celiaci acquistati, l’importo decurtato per il loro acquisto e il budget residuo.
Va sottolineato che, a tutela della privacy, nel flusso informatico di rendicontazione il “codice celiachia”, cioè i dati dell’assistito, sarà reso noto solo alla Asl e non alla GDO. Il nuovo sistema permetterà alle Asl, che prima potevano effettuare i controlli solo in seguito ai pagamenti erogati alle farmacie e ai negozi convenzionati, di disporre in tempo reale della situazione esatta della spesa riferita a ciascun assistito.
Tratto da: Quotidiano Sanità, 11 marzo 2013