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C.F. 98152160176

Spese sanitarie e non, ecco quando non si ha più diritto alla detrazione del 19%

È vero, la Finanziaria all'ultimo momento ha preservato il diritto alla salute anche per i redditi più alti non abolendo la chance di detrarre un quinto delle spese sanitarie sostenute oltre i 240 mila euro annui di reddito né restringendola fra i 120 mila e i 240 mila euro. Ma molte detrazioni sono saltate ugualmente per le fasce più abbienti, e qui le riepiloghiamo. Non senza prima sottolineare che la stessa legge 160/2019, approvata la vigilia di Natale ed entrata in vigore il 1° gennaio, ha comunque reso più difficile far valere le detrazioni al 19% delle stesse spese mediche per tutti i redditi! Infatti, il comma 679 specifica che la detrazione spetta solo se l'onere è sostenuto dal paziente con versamento bancario o postale (dunque con bonifico o pagamento su conto corrente postale del beneficiario) "ovvero mediante altri sistemi di pagamento previsti dall'articolo 23 del decreto legislativo 241 del 9 luglio 1997" e cioè assegni cartacei, bancomat, carte di credito e prepagate. Vi sono, però, delle eccezioni: al comma 680 si precisa che la restrizione non si applica alle detrazioni spettanti per le spese sostenute in farmacia (o parafarmacia o medical corner della grande distribuzione organizzata) per l'acquisto di medicinali e di dispositivi medici. Né si applicano a prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o private accreditate al Servizio sanitario nazionale. Quindi il ticket o il compenso versati in modalità cartacea sono sempre detraibili per prestazioni del pubblico o fruite ad opera di sanitari che lavorano in libera professione intramoenia nell'ambito della struttura pubblica da cui dipendono. Resta tuttavia obbligatorio, ai fini della detraibilità, versare in modalità tracciabile il compenso al dentista e al medico che operano sia in strutture del privato puro, sia nei loro studi professionali. Questi studi, pur vincolati da norme di legge che non prevedono ad oggi sanzioni (le ultime sono state espunte dal testo della Finanziaria 2020 appena approvata), faranno bene a predisporre modalità di pagamento elettroniche come il lettore bancomat "Pos", nell'interesse dei propri rapporti con i pazienti privati. Ricordiamo che i dati delle prestazioni fruite dai pazienti dei medici e dentisti privati, opportunamente criptate, sono già registrate dall'Agenzia delle Entrate quando, in base al decreto legislativo 175 del 2014 il professionista spedisce i dati economici ad esse relativi mediante il sistema Tessera Sanitaria. Questo a meno che il paziente non si sia opposto in modo esplicito all'invio dei suoi dati: un'opzione che si può esercitare ma preclude la detrazione. E veniamo ora alle restrizioni sulle detrazioni introdotte in Finanziaria.

Il comma 629 aggiunge alcuni commi all'articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi 917/86, eliminando la detrazione al 19% dall'Irpef per spese funebri, sport dei figli, abbonamenti a bus treni e metro, per i redditi oltre 240 mila euro annui ed introducendo restrizioni a partire dai 120 mila euro, che si calcolano in relazione al rapporto tra la distanza del reddito dai 240 mila euro e la soglia di 120 mila euro. Il reddito va considerato al netto delle rendite di abitazione principale e pertinenze che dunque non vanno calcolate. Invece la detrazione continua a competere per l'intero importo, a prescindere dall'ammontare del reddito complessivo, per i mutui relativi all'abitazione principale e ai terreni, e per le spese sanitarie al netto della franchigia di 129 euro. E compete per altri tipi di detrazione per importi differenti, come ad esempio i bonus per le ristrutturazioni. In sintesi, la penalizzazione sulla detrazione al 19% delle spese sostenute opera per: spese veterinarie; sport dei figli, spese funebri, spese universitarie o per la scuola dell'infanzia del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado, per minori o maggiorenni a carico con diagnosi di disturbo specifico dell'apprendimento e per i premi per le assicurazioni sulla vita o sulla casa.

Al link sotto, è possibile scaricare e stampare una informativa per i propri pazienti, da consegnare o appendere in sala d'attesa, con le nuove norme sulla detrazione delle spese sanitarie e l'opposizione all'invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria. Ecco il documento.

Tratto da: Doctornews33, Mauro Miserendino, 09 gennaio 2020