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La chirurgia metabolica può essere una cura per il diabete di tipo 2? Studio su Lancet

Nei pazienti con diabete di tipo 2 la chirurgia metabolica è più efficace dei farmaci e degli interventi sullo stile di vita per controllare a lungo termine la malattia in fase avanzata. Sono i risultati di uno studio clinico randomizzato con il follow-up più lungo fino a oggi, pubblicato su Lancet.

Oltre un terzo dei pazienti trattati chirurgicamente è rimasto libero dal diabete per i 10 anni di durata della sperimentazione, dimostrando nel contesto di una valutazione clinica molto rigorosa che è possibile “curare” il diabete di tipo 2.

Un follow-up di 10 anni dopo chirurgia metabolica

I ricercatori del King's College di Londra e della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma hanno condotto uno studio con follow-up a 10 anni in cui hanno confrontato la chirurgia metabolica con gli interventi medici convenzionali e quelli basati sullo stile in pazienti con diabete di tipo 2.

Il trial ha coinvolto 60 soggetti diabetici in stadio avanzato trattati presso il Policlinico Gemelli, sottoposti in modo casuale alla terapia farmacologica in aggiunta a interventi sullo stile di vita oppure a chirurgia metabolica (bypass gastrico o diversione biliopancreatica). All'inizio della sperimentazione avevano tutti una malattia grave, con livelli di zucchero nel sangue scarsamente controllati e diabete da oltre cinque anni (emoglobina glicata HbA1c >7,0%, indice di massa corporea BMI ≥35 kg/m2).

I risultati hanno mostrato che il 37,5% dei pazienti trattati chirurgicamente è stato in grado di mantenere la glicemia a livelli corretti senza bisogno di assumere antidiabetici, quindi in fase di remissione, per tutta la durata dei 10 anni di studio. Nel 2009 l'American Diabetes Association ha definito la "cura" del diabete come uno stato di remissione della malattia che perdura per almeno cinque anni.

«I risultati forniscono le evidenze scientifiche più solide che il diabete di tipo 2 è una malattia curabile, non inevitabilmente progressiva e irreversibile. Oltre a rappresentare un importante progresso nella cura del diabete, la chirurgia metabolica è la strada migliore di cui disponiamo per ovviare alla causa sfuggente della malattia» ha affermato il prof Francesco Rubino, autore senior dello studio e presidente della Chirurgia bariatrica e metabolica al King's College di Londra.

Vantaggi non solo per il diabete

Rispetto al trattamento medico convenzionale, la chirurgia ha anche comportato un migliore controllo metabolico generale, un minor rischio cardiovascolare, una migliore funzionalità renale e una migliore qualità della vita. In particolare, i pazienti trattati chirurgicamente hanno avuto un’incidenza significativamente inferiore di complicanze legate al diabete, inclusi gli eventi avversi cardiaci, renali e neurologici. La chirurgia metabolica ha anche ridotto l'uso di farmaci per il diabete, l'ipertensione e la dislipidemia.

La valutazione della sicurezza a breve e lungo termine delle diverse strategie di intervento ha evidenziato che i pazienti sottoposti a diversione biliopancreatica hanno avuto una maggiore incidenza di effetti collaterali gravi, associati sia alla malattia che all'intervento, rispetto agli altri due gruppi (bypass gastrico o farmaci più stile di vita). I soggetti trattati con terapia farmacologica convenzionale hanno avuto un'incidenza significativamente più alta di eventi avversi gravi rispetto a quelli sottoposti a intervento chirurgico con bypass gastrico Roux-en-Y.

Un approccio sottovalutato per trattare il diabete

«Questi dati confermano l'idea che la chirurgia possa rappresentare un approccio economico al trattamento del diabete di tipo 2» ha commentato la prof Geltrude Mingrone, primo autore dello studio e Professore di Medicina presso l'Università Cattolica di Roma e Professore di Diabete e Nutrizione al King's College di Londra. «L'evidenza che la chirurgia metabolica dovrebbe essere considerata come la principale opzione terapeutica per il trattamento di pazienti con diabete di tipo 2 grave e obesità è ora più che convincente».

Studi precedenti avevano dimostrato che la chirurgia bariatrica o dimagrante può indurre la remissione a lungo termine del diabete in pazienti con obesità molto grave. Tuttavia la maggior parte di quanti si sottopongono a un intervento chirurgico tradizionale per la perdita di peso hanno un diabete in forma lieve o di recente insorgenza, mentre questa sperimentazione mostra il potenziale effetto curativo della chirurgia metabolica nei soggetti con malattia grave.

Risultati importanti in epoca Covid-19

Il diabete è una delle principali cause di mortalità e morbilità nelle società occidentali e aumenta significativamente il rischio di Covid-19 grave e di mortalità dovuta al virus. Nonostante l'evidenza che la chirurgia sia in grado di migliorare rapidamente e notevolmente il diabete, nella maggior parte dei paesi meno dell'1% dei soggetti candidati a questo tipo di approccio ha accesso alla chirurgia metabolica. In aggiunta, a causa della pandemia, questi interventi sono stati sospesi anche più a lungo rispetto ad altre procedure chirurgiche elettive.

«La chirurgia metabolica è senza dubbio la terapia disponibile più efficace per il controllo a lungo termine del diabete di tipo 2 e può essere un'opzione salvavita per molti pazienti. Dovrebbe ricevere opportunamente la priorità in tempi di pandemia e non solo» hanno concluso gli autori.

Bibliografia

Mingrone G et al. Metabolic surgery versus conventional medical therapy in patients with type 2 diabetes: 10-year follow-up of an open-label, single-centre, randomised controlled trial. The Lancet. VOLUME 397, ISSUE 10271, P293-304, JANUARY 23, 2021.

Tratto da: Pharmastar, Davide Cavaleri, 27 gennaio 2021