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Ipoglicemia: la regola del 15

La “Regola del 15” rappresenta un sistema di trattamento / correzione dell’ipoglicemia di grado lieve-moderato (ovvero in cui l’individuo è cosciente e in grado di assumere alimenti per bocca) che compare a partire da valori di glicemia inferiori a 70 mg/dl.

L’ipoglicemia lieve-moderata può determinare sintomi come:

  • sudorazione fredda e/o con mal di testa;
  • tremore alle mani e alle gambe;
  • formicolio alla lingua o alle labbra;
  • senso di stanchezza e debolezza;
  • capogiro;
  • senso di stordimento e confusione;
  • incapacità di concentrarsi;
  • improvvisa sensazione di fame;
  • nervosismo/irritabilità.

Come correggere l’ipoglicemia lieve-moderata con la “Regola del 15”

  1. Alla prima percezione di una crisi di ipoglicemia di grado lieve-moderato (valori < 70 mg/dl):
  • mettersi in sicurezza (fermarsi se si sta lavorando o camminando, parcheggiare l’auto, etc);
  • controllare se possibile il livello della glicemia con il glucometro o altri strumenti a disposizione.
  • Se non si dispone di strumenti, è opportuno comunque procedere alla correzione con la regola del 15, per sicurezza.
  1. Secondo la Regola del 15, l’ipoglicemia va corretta assumendo 15 g di carboidrati “semplici” [pari a circa 3 cucchiaini/bustine/zollette di zucchero in grani o sciolto in acqua o ad un cucchiaio da tavola di miele o a 125 ml (1/2 bicchiere) di una bibita zuccherata (cola, aranciata etc) o di un succo di frutta].
  2. Ricontrollare la glicemia dopo 15 minuti e ripetere l’assunzione indicata al punto 2 sino a che la glicemia non risulti superiore a 100 mg/dl.

La correzione dell’ipoglicemia può essere solo temporanea, pertanto la glicemia deve essere misurata ogni 15 minuti, fino al riscontro di almeno due valori normali in assenza di ulteriore trattamento (assunzione di alimenti zuccherini) tra le due misurazioni. È possibile mangiare qualche carboidrato “complesso” (fetta biscottata, biscotti, crackers, grissini) per evitare che la glicemia torni a scendere.

Note importanti per la correzione dell’ipoglicemia

  • Evitare di correggere l’ipoglicemia con cioccolato, biscotti, snack o comunque alimenti dolci ma ricchi di fibra, con grassi o carboidrati complessi. Hanno effetti lenti sulla glicemia, perciò si continua ad alimentarsi per poi ricadere a distanza di un’ora nel problema opposto: l’iperglicemia.
  • Le bevande dietetiche o “light” contengono dolcificanti artificiali, quindi non sono utili in caso di ipoglicemia.
  • Le ipoglicemie da Sulfaniluree (farmaci che non dovrebbero più essere utilizzati) possono durare per molte ore e richiedere più correzioni.

Quando associare carboidrati complessi?

Il rischio di una crisi ipoglicemica nelle ore seguenti è maggiore se l’ipoglicemia avviene:

  • Mentre vi è ancora insulina rapida in circolo (1-2 ore dopo analogo rapido o 2-3 ore da insulina regolare).
  • Durante o dopo attività fisica.
  • Manca più di un’ora al pasto successivo.
  • L’ipoglicemia è avvenuta prima di coricarsi (rischio di ipoglicemie notturne)

Che cosa fare in caso di ipoglicemia grave

In caso di un episodio di ipoglicemia grave, possono insorgere sintomi come: stato soporoso, incapacità di rispondere in modo appropriato alle domande, perdita di coscienza, convulsioni, coma.

Il trattamento delle ipoglicemie gravi (dove l’individuo non è cosciente e/o non è in grado di assumere nulla per bocca) richiede l’assistenza di terze persone che garantiscano una gestione per via sistemica (iniezione sottocutanea di 1 mg di glucagone o infusione endovenosa di soluzione glucosata).

Se si è soggetti di frequente a episodi di ipoglicemia, è sempre consigliabile portare con sé un tesserino di riconoscimento di persona con diabete e con le eventuali istruzioni per chi presterà soccorso. In questi casi si può chiamare il 118 anche per chiedere consigli su come assistere una persona.

Note importanti per la correzione dell’ipoglicemia grave

  • Da ricordare che le bevande zuccherate vanno somministrate SOLO a un soggetto cosciente e vigile, NON vanno somministrate alla persona che ha perso conoscenza: si rischierebbe di farla soffocare e altre gravi conseguenze.

References

– AMD – SID, Standard italiani per la cura del diabete mellito 2018

– American Diabetes Association. Standards of Medical Care in Diabetes. Diabetes Care, April 2021, Volume 44, Issue 4

A cura del dr. Luca Montesi, Responsabile dell’Ambulatorio di Diabetologia presso il Centro Hercolani di Bologna.

Tratto da: diabete.com, 13 maggio 2021