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Diabete e Pnrr. Il position paper dei diabetologi italiani per un nuovo modello assistenziale

L’Associazione Medici Diabetologi (AMD) e la Società Italiana di Diabetologia (SID) hanno messo a punto un position paper per la definizione di un nuovo modello di gestione del diabete, da realizzare con le risorse stanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), all'interno del quale la medicina del territorio, e quindi le malattie croniche e non trasmissibili, rappresentano uno dei focus fondamentali.

I Presidenti dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD) e della Società Italiana di Diabetologia (SID), Graziano Di Cianni e Agostino Consoli, hanno incontrato ieri Antonio Gaudioso, Capo della Segreteria Tecnica del Ministro della Salute al quale hanno illustrato la proposta elaborata dalle due società scientifiche - sotto forma di position paper - per la definizione di un nuovo modello di gestione del diabete, da realizzare con le risorse stanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), all'interno del quale la medicina del territorio, e quindi le malattie croniche e non trasmissibili, rappresentano uno dei focus fondamentali.

Lo stesso position paper è stato sottoposto da AMD e SID anche alle Commissioni XII di Camera e Senato e alla Conferenza delle Regioni, ed è in fase di discussione con le diverse Istituzioni. 

“Come auspicato, dall’incontro con il dottor Gaudioso è emerso il forte interesse del Ministero della Salute per la concreta implementazione di un nuovo ed efficiente modello di gestione delle cronicità, grazie alle risorse del PNRR. Cronicità delle quali il diabete, per prevalenza, comorbilità e complicanze, rappresenta l'esempio paradigmatico - ha detto Graziano Di Cianni, Presidente AMD -. Siamo inoltre soddisfatti di avere constatato la profonda condivisione, da parte del Ministero, dei punti chiave del position paper AMD-SID. Punti sui quali è necessario incardinare una nuova gestione del diabete: ottimizzazione della rete diabetologica con un coinvolgimento crescente della Medicina generale, con la valorizzazione di team diabetologici sempre più ampi e multiprofessionali, con l'integrazione delle strutture sanitarie e l'implementazione di una compiuta telemedicina, per una vera assistenza di prossimità che avvicini la cura il più vicino possibile alla persona con diabete".

“La gestione della complessità del diabete attraverso uno schema cucito sui veri bisogni dei pazienti, ma anche sulle modalità operative dei professionisti coinvolti, rappresenta un ottimo punto di partenza per ottenere una riorganizzazione degli attuali modelli di presa in carico, che tenga conto delle criticità e dei bisogni reali” - commenta Agostino Consoli, Presidente SID -. L’implementazione della proposta AMD-SID, disegnata a partire dalle disposizioni previste dalla Missione 6 ‘Salute’ del PNRR, rappresenta un banco di prova importante: sia per misurarci come professionisti con una nuova sfida, oggi essenziale per il rinnovamento del nostro Servizio Sanitario Nazionale, ma anche per valutare la validità degli indirizzi del PNRR nell'efficientare gli attuali modelli di gestione delle cronicità. Anche da questo punto di vista, il diabete può rappresentare un paradigma fondamentale, in funzione di 'banco di prova' per le strategie future del SSN nell'affrontare tutte le cronicità”.

Le indicazioni del position paper. Per i diabetologi l’auspicio è che i cambiamenti derivanti dall’adozione del PNRR, anche attraverso

l’istituzione delle “case della comunità”, trovino fondamento nelle esperienze positive già attuate.

Il coordinamento del modello di presa in carico da parte del diabetologo, una compiuta integrazione fra Strutture Diabetologiche e Medicina Generale all’interno di un sistema di rete, l’organizzazione e la corretta allocazione delle risorse umane e strutturali sono elementi essenziali per continuare a garantire e migliorare i livelli qualitativi e gli outcome di salute dell’assistenza diabetologica, così come prevista dal Piano Nazionale della Malattia Diabetica.

L'auspicio è che il nuovo modello organizzativo, mutuando gli aspetti virtuosi dell'esperienza clinico-assistenziale maturata negli ultimi anni - a partire dalla multi-professionalità garantita dal team diabetologico - sappia declinare questo patrimonio di professionalità, conoscenze e

competenze in chiave di maggiore prossimità e capillarità, sfruttando a pieno anche l'opportunità offerta dalle nuove tecnologie.

Il POSITION PAPER.

Tratto da: Quotidiano Sanità, 07 giugno 2022